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Perugia: Comunicato di Azione Antifascista in merito alle calunnie dei giornali

Prendiamo atto, con amarezza, che questi giorni, su gran parte dei quotidiani perugini e umbri, sono comparsi articoli diffamatori nei confronti della cosiddetta “sinistra antagonista” locale, collegando questa alle “esplosioni di petardi” avvenute in giro per la città la notte di martedì 15 ottobre. 

Inizialmente i quotidiani locali parlavano di una “vendetta dei boss dello spaccio” per i rimpatri di questi giorni, così da raccogliere tutto l’odio dei giustizieri dell’ultima ora che inneggiavano a carcere, espulsioni e polizia; successivamente le indagini si sono concentrate su soggetti connotati subito come “membri della sinistra antagonista” piuttosto che “tesserati all’AVIS” o “studenti – lavoratori” con l’intento di far passare l’accaduto per un gesto politico se non addirittura terroristico (come sarebbe stato possibile realizzare un attentato alle istituzioni a volto scoperto mentre uno dei due “eversori antagonisti” camminava con l’ausilio delle stampelle? ). 
E’ chiaro che il gesto ha tutte le caratteristiche di una bravata compiuta da singoli (tant’è che non c’è nemmeno una rivendicazione politica del gesto) al culmine di una serata passata nella solita noia perugina dopo, magari, qualche birra di troppo.
I compagni di Perugia, per una bravata di questo tipo sono stati appellati addirittura come “eversori” da alcuni giornali locali, ciò lo riteniamo inammissibile, come riteniamo opportuna la smentita di questi giornali.
Al di là delle calunnie, nei confronti dei due ragazzi, si avvierà, per loro, un processo penale per uso improprio di oggetti pirotecnici. 
L’accanimento di fronte ai militanti è storia ben più datata, di questi avvenimenti e riteniamo che sia legato ad una prospettiva strategica nazionale di repressione nei confronti di chi cerca di esprimere il proprio dissenso nei confronti di un sistema che rende precarie le nostre vite ogni giorno di più e ci vuole tutti e tutte servi, consumatori, elettori ed ubbidienti. Questa è l’ennesima dimostrazione di come viene applicata la legge nei confronti di un singolo cittadino o di un singolo cittadino militante, in questi anni in cui il clima di tensione è stato volutamente innalzato per mettere in cattiva luce chi si espone con contenuti politici che escono dalla sfera capitalista!

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