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Perù: sciopero generale e mobilitazione nazionale contro il governo Boluarte

A Lima scontri tra migliaia di manifestanti – che chiedono le dimissioni della presidentessa Dina Boluarte, ex vice di Pedro Castillo ora in carcere preventivo per 18 mesi con l’accusa di tentato autogolpe – e la polizia schierata di fronte ai palazzi del potere.

Altri scontri, con due vittime, si registrano a Macusani, nella regione andina di Puno: la polizia ha sparato alla folla che cercava di incendiare il commissariato e il Palazzo di giustizia. Salgono così a 52 le vittime accertate da quando Pedro Castillo, presidente di sinistra eletto nel 2021, è stato defenestrato dal Parlamento e incarcerato, a fine 2022.

Oggi, giovedì 19 gennaio 2023, è intanto sciopero generale con manifestazione nazionale proprio a Lima, dove sono confluite migliaia di peruviane e peruviani. Si tratta della cosiddetta ‘Marcia de los 4 Suyos’, come erano chiamate le quattro macroaree che costituivano l’impero Inca: una riedizione della mobilitazione popolare che nel 2000 assestò un colpo fatale al regime di destra di Fujimori. Le richieste della piazza, oltre che le dimissioni della presidentessa Boluarte, riguardano il passo indietro dei vertici del Parlamento e nuove elezioni costituenti.

Da Cuzco, in Perù, la corrispondenza di Radio Onda d’Urto con Christian Mariani, compagno italiano che vive e lavora nel Paese andino da oltre un ventennio. Ascolta o scarica

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