A militanti antifascisti e anticapitalisti di Parigi è stato notificato il divieto di partecipare alle manifestazioni contro il Job Act francese, e ad avvicinarsi a Place de la République, dove si tiene la Nuit Debout.
I collettivi colpiti dal provvedimento hanno diffuso oggi pomeriggio sui social l’ordinanza del prefetto di polizia Cadot. La prefettura ha confermato.
I militanti hanno dichiarato che se il governo e la prefettura pensavano di intimidirli, hanno ottenuto l’effetto contrario, convincendoli della necessità di lottare contro la legge El Khomri e contro lo stato d’emergenza, che sta uccidendo le libertà civili in Francia.
Il “daspo” recapitato agli attivisti francesi
Le disposizioni dello stato di emergenza, introdotto dopo gli attentati del 13 novembre, consentono ai prefetti di “vietare la permanenza in qualsiasi parte del dipartimento” e fin da subito s’è rivelato un’arma affilata contro le mobilitazioni sociali. Lo stato di emergenza è stato utilizzato immediatamente per giustificare l’arresto di attivisti ambientali alla COP 21 di dicembre e la repressione violenta delle manifestazioni di quei giorni.
da popoff
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