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Parigi: Cop21, cariche, lacrimogeni e 317 fermi

341 identificati e 317 fermi, di cui 200 già tramutati in sorveglianza speciale, scontri con la polizia, lacrimogeni e un clima di terrore: così ieri pomeriggio, domenica 29 novembre, in place de la République a Parigi alla manifestazione indetta dalla coalizione Anti-Cop21 (clicca qui per il sito internet di riferimento), vietata dallo stato di emergenza del 13 novembre. Nonostante questo, quasi cinquemila le persone scese comunque in piazza per sollecitare un vero cambio di politica sulla questione climatica e contestare la XXI Conferenza Onu sul clima che inizia oggi nella zona superblindata di Le Bourget, con l’arrivo di circa 147 capi di Stato.

La manifestazione parigina per cambiare sistema, e non clima, non si è accontentata di manifestare con una catena umana da République a Nation o portando un paio di scarpe in piazza, come fatto da altre realtà ambientaliste unite in “Coalition Climat 21” (clicca qui).

La coalizione AntiCop 21 voleva invece partire in corteo ma la polizia in assetto antisommossa ha subito attaccato con lacrimogeni e cariche. Al grido di “stato d’emergenza, stato di polizia, non ci toglierete il diritto di manifestare” i manifestanti hanno provato a resistere, riuscendo a bloccare per un paio d’ore la polizia, che ha poi preso il controllo della piazza. anticop21

La capitale francese vive quindi un clima da coprifuoco: la conferenza è stata ‘sigillata’ nell’area di Le Bourget. Autostrade e tangenziali chiuse, invito ai parigini a restare a casa, 6.300 tra militari e poliziotti mobilitati intorno all’area e 15.600 in tutta l’Ile-de-France, più un centinaio di caschi blu e 300 agenti di sicurezza solo nella ‘zona’ dei negoziati. La follia securitaria non risparmia nessuno: tutti i concerti con più di mille spettatori devono essere autorizzati, uno a uno, dalle Prefetture, mentre sono vietate tutte le trasferte legate a eventi sportivi.

TGV/TAV – A causa di un sabotaggio, sono state invece interrotte tutte le connessioni ad alta velocità, Eurostar, Tgv o Thalys, tra Bruxelles da un lato, Lilla, Parigi e Londra dall’altro. Secondo le Soir online, l’incidente si è verificato nei pressi di Ath, dove un cavo sarebbe stato sezionato e avrebbe provocato un piccolo incendio.

La corrispondenza da Parigi con Valentina, fotografa freelance domenica 29 novembre in piazza a Parigi. Ascolta o scarica qui

La corrispondenza da Parigi con Simone, nostro collaboratore, che ci racconta quanto accaduto all’esterno della piazza, con la polizia – de facto – padrona della capitale francese. Ascolta o scarica qui

Le cariche di ieri, domenica 29 novembre, rientrano in un clima di paura e terrore imposto a tutta la Francia, non casualmente alla vigilia delle elezioni regionali in calendario il prossimo 13 dicembre, con la destra avanti nei sondaggi e i socialisti impegnati nel tentativo – non facile – di scavalcarli ancora più a destra. La corrispondenza da Parigi con Cesare Piccolo, freelance e nostro collaboratore. Ascolta o scarica qui

da Radio Onda d’Urto

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