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NoTav: Nicoletta Dosio condannata ad 1 anno e un mese di carcere

Un anno e un mese di carcere è la condanna che il Tribunale di Torino ha inflitto a Nicoletta Dosio, storica attivista del Movimento No TAV, processata per il reato di evasione.

Nel mirino dei procuratori con l’elmetto torinesi c’erano inizialmente 130 casi di “evasione”. Nel corso delle udienze sono stati ridotti a 2. Sotto processo la volontà di Nicoletta di non sottostare ad assurde restrizioni domiciliari imposte dopo una altrettanto assurda condanna per aver partecipato a delle manifestazioni contro l’alta velocità in Valle di Susa. I fatti risalgono esattamente a 5 anni fa, nell’autunno 2016.

Il numero 130hanno sottolineato i difensori della Dosio, gli avvocati Valentina Colletta ed Emanuele D’Amicova riferito, in realtà, ai controlli delle forze dell’ordine. La condotta, semmai, è unica. Nicoletta peraltro non è mai scappata e non si è mai sottratta alla giustizia: ha sempre reso pubblici i suoi spostamenti. Lo stesso procuratore capo dell’epoca, Armando Spataro, nel corso del procedimento prese atto del carattere politico della presa di posizione della nostra assistita e parlò di ‘innocuità della condotta

Rivendico tutto quello che ho fatto. Se sono pronta a rifarlo? Io sono sempre io”. Così Nicoletta, 75 anni, che già nel 2020 – a seguito di una condanna definitiva per un altro procedimento repressivo contro la lotta No Tav in Val di Susa – era stata portata in carcere dopo aver rifiutato qualsiasi misura alternativa.

Le parole di Nicoletta Dosio, che ai microfoni di Radio Onda d’Urto ricorda anche le giornate di lotta in Val di Susa intorno al prossimo 8 dicembre, anniversario della liberazione del presidio di Venaus nel 2005. Ascolta o scarica

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