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Nazisti all’attacco, dov’è più comodo.

Due episodi, in Italia, ieri. Il primo: dopo un tam tam di antifascisti nel Web, anche nella grande informazione Repubblica.it ha denunciato l’ennesima tentativo di insinuare spazzatura hitleriana nella libertà della rete. Video postati su YouTube di un’inascoltabile band neonazi con parodie razziste e antisemite di brani celebri. Dopo le denunce, i video sono stati cancellati dalla polizia postale e la magistratura ha avviato un’indagine. Inchiesta anche in Sicilia, per l’altro episodio: ieri mattina a diverse redazioni giornalistiche di Palermo sono state recapitate bambole mutilate sporche di sangue e interiora, dentro plichi firmati “Forza Nuova – Palermo” e con messaggi contro la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza. Disgustoso sfregio alla libertà della donne, rivendicato dal leader nazionale del movimento neofascista tuttora legale, Roberto Fiore. Per darsi un’idea dello spessore culturale delle “provocazioni” naziste nell’ agorà della rete, basterebbe guardare al nome del gruppo “musicale” i cui video pubblicati su YouTube sono stati cancellati ieri in un’onda di indignazione partita dalla rete stessa e dilagata dalla comunità ebraica alla politica democratica: scimmiottando ostilmente e dagli antipodi i celebri “99 Posse”, nati dal mondo dell’autogestione e della socialità antifascista, l’eloquente denominazione è “99 fosse”. I video animano testi ed esecuzioni dei brani d’un album mai entrato in distribuzione ma circolante negli ambienti naziskin sin dal decennio passato. Titolo della raccolta “Zyclon B”: il gas usato dalle SS nei campi di sterminio per la «soluzione finale». E “Laura non c’è” di Nek diventa “Anna non c’è”: intesa per Anna Frank, il testo recita «Anna non c’è, è andata via, l’hanno trovata a casa sua, nella soffitta di Amsterdam, ora è sul treno per Buchenwald». E, come un’ossessione, ancora “Azzurro” di Celentano diventa così: «Cerco nel ghetto tutto l’anno e all’improvviso eccoti qua, sto rastrellando le soffitte di Amsterdam». Idem la parodia de “La Canzone del Sole” di Battisti :« Le stelle gialle sui negozi ebrei e poi quei libri in piazza, e le lattine di benzina, sai, purifican la razza». Così “Nato sotto il segno dei Pesci” di Venditti si trasforma in «Nati sotto la stella di David». E non è rispermiato nemmeno Rino Gaetano, il ritmo di “Gianna” sostiene un inno a Himmler…A dettagliare invece il preciso contenuto politico del grottesco invio delle bambole insanguinate nelle redazioni palermitane ieri, è stata la giornalistsa dell’ Adnkronos Elvira Terranova: che per prima ha dato notizia dell’evidenza del mittente, Forza Nuova (nella sua sezione del capoluogo siciliano), nonché della presenza d’un biglietto contro la legge 194 del 1978 e contro «il genocidio legalizzato di massa», cioè l’interruzione volontaria di gravidanza regolata dalla legge stessa. Nel caso segnalato dalla cronista, sulla missiva anche un nome: Giuseppe Provenzale, responsabile regionale di Fn che infatti ha poi rivendicato l’invio. Mentre – così come dopo il rimbalzo su Repubblica.it della notizia dei video mezza politica italiana – mezza politica italiana si è affrettata a denunciare il gesto (mezza, dalle sinistre a Veltroni all’Udc: mentre dall’area di governo prevale il silenzio), e dopo che l’Fnsi aveva additato l’«orrore contro le donne», l’ineffabile leader nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore, ne ha parlato così: «Un’iniziativa» che «indigna per il bambolotto che simboleggia un bambino morto» ma che «vuole riaprire il dibattito sulla legge». Il dibattito…
Anubi D’Avossa Lussurgiu

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