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Napoli: Forze dell’ordine in difesa di Salvini. Cariche e idranti sugli antirazzisti

15.000 manifestanti in piazza, per dire No alla presenza di Salvini a Napoli e rigettare i suoi proclami razzisti e xenofobi.

Un corteo imponente quello che ha sfilato lungo le strade di Napoli con numeri fino a 15.000 manifestanti, che sono partiti da Piazza Sannazaro, per dirigersi alla Mostra d’Oltremare dove era atteso il comizio di Salvini. Una composizione estramamente variegata: centri sociali, collettivi studenteschi, precari, migranti , realtà associative.

In testa al corteo attivisti con il volto coperto dalla maschera di Pulcinella sono sono raccolti dietro lo striscione che recitava ‘Salvini, Napoli non ti vuole’. Un grande cartello disponeva “l’allontanamento di Salvini dal Mezzogiorno e da Napoli”‘. Cori come ‘Napoli libera’ e ‘Odio la Lega’. Il corteo si è mosso festoso è determinato fino a raggiungere la Mostra D’oltremare, dove Salvini, per volere della prefettura e questura stava tenendo il suo razzista e xenofobo comizio. Tantissimi gli interventi nel corso della manifestazione contro il razzismo e il sessismo, per rivendicare il diritto del movimento dei migranti e ricordare le diverse criticità legate al territorio.

L’intenzione dei manifestanti era quella di fare avere al leader leghista il foglio di via. Arrivato però nei pressi della Mostra, difesa da un enorme dispiegamento di agenti in assetto anti sommossa sono iniziati i primi scontri tra forze dell’ordine che con ampio uso di lacrimogeni e idrante hanno cercato in tutti i modi di fermare l’avanzata del corteo, che a sua volta ha risposto con lanci petardi e sassi. Sono state innalzate alcune barricate sulla strada con cassonetti e spazzatura per tentare di fermare la furia della polizia e carabinieri che in un occasione hanno caricato il corteo.  4 i fermati con manifestanti bloccati e colpi a terra, mente è continuato il fitto lancio dei lacrimogeni e l’uso continuo degli idranti.

E’ necessario ricordare che la presenza del razzista Salvini a Napoli è stato possibile solo e grazie all’intervento del ministro Minniti che nella serata di ieri ha dato “disposizioni” alla Prefettura locale di consentire al leader leghista di parlare, proprio alla Mostra d’Oltremare, nonostante il diniego del Sindaco De Magistris dell’amministratore delegato della Mostra

Il resoconto e una valutazione della manifestazione di Alfonso per radio onda d’urto
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Pubblichiamo il Comunicato Stampa del coordinamento MAI CON SALVINI redatto dopo la bella e riuscita Manifestazione di Napoli:

“Il Ministro Minniti (insieme a Matteo Salvini) con le sue forzature e la costruzione autoritaria di una zona rossa militarizzata nella mostra d’oltremare, contro il volere dell’ente stesso, porta grande responsabilità politica della rabbia sociale di oggi. Le cariche poi indiscriminate che hanno inseguito un corteo di migliaia di persone per chilometri! Libertà per i fermati!”

Un fiume di persone, fino a diecimila nelle strade di Fuorigrotta: è la marea che si è innalzata per contestare il leader razzista e antimeridionale Matteo Salvini e il suo congresso “dello zio Tom” con i suoi tristi autobus di deportati.

Migliaia di giovani di questa città invece nella manifestazione, ma anche associazioni, movimenti, comitati, realtà di base. Contro una presenza a cui la città era complessivamente ostile perché ha ottima memoria della discriminazione politica e degli insulti continui.

Di quel che è successo dopo, dell’indignazione trasformata in rabbia e poi delle cariche indiscriminate fino alla fine di viale Giulio Cesare, il ministro Minniti, dopo Matteo Salvini, porta la responsabilità politica e morale. Commissariata per l’ennesima volta la città, sfidata la totale impopolarità di questa presenza con un provvedimento autoritario che ha imposto alla mostra d’oltremare un comizio che l’ente autonomo e il Comune che ne detiene la proprietà non volevano ospitare.

Una sfida muscolare al sentimento antirazzista e antileghista della città completato da un impressionante militarizzazione e dalla costruzione di una Zona Rossa, cui Napoli ha sempre dimostrato di essere allergica.
Se Salvini poteva tenere il suo comizio razzista nella mostra d’Oltremare, persino contro il volere della stessa, allora i cittadini di Napoli avevano il diritto di andarlo a contestare!

Il dispositivo militare ha reagito al tentativo di consegnare il “foglio di via” a Salvini e poi ha deciso di mostrare i muscoli caricando il corteo che a quel punto si è difeso come poteva. Con il camion dell’amplificazione da cui arrivavano ripetuti inviti a compattarsi e continuare la manifestazione per tornare verso piazza Sannazzaro, ma non è stato possibile perché le cariche con idranti e lacrimogeni sono continuate per chilometri su tutta Via Giulio Cesare fino all’imbocco della galleria. Con cinque, forse sei persone fermate, alcune nelle cariche gratuite a grande distanza dalla Mostra e persone pestate anche sui marciapiedi. Chiediamo a tutti quelli che dispongono delle foto di questi pestaggi coi manganelli di farcele avere.

Noi rivendichiamo la liberazione dei fermati e di sicuro l’opposizione alle politiche razziste e antimeridionali continuerà!

seguiranno aggiornamenti

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