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Myanmar: Brutale repressione del movimento contro il golpe militare

La leader della Birmania deposta dal colpo di stato dell’esercito Aung San Suu Kyi è comparsa in collegamento video davanti al giudice, per il processo con “l’importazione illegale di walkie-talkie” e “per aver organizzato una protesta durante la pandemia”. Lo ha detto il suo avvocato. Suu Kyi, 75 anni, non appariva in pubblico dal giorno del golpe, il primo febbraio. “Sta bene”, ha precisato il legale.

Il processo alla premio Nobel per la pace inizia mentre il Paese è attraversato da una crescente ondata di protesta contro i militari. Le manifestazioni si susseguono e si moltiplicano le azioni di disobbedienza civile e di boicottaggio.

Le forze armate reagiscono con una repressione sempre più brutale. Anche ieri hanno sparato sulla folla e tra i dimostranti ci sono stati almeno 18 morti, secondo l’Onu, altre fonti parlano di almeno 30 manifestanti uccisi. 350 le persone arrestate.

La corrispondenza del nostro collaboratore da Yangoon, Giorgio.  Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

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