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Milano: polizia carica presidio antifascista

Il raggruppamento dei militanti dei centri sociali e del Prc, più di cinquecento persone, era iniziato attorno alle 15 di sabato. Poi alle 18, sono arrivati gli scontri. A Milano, in via Pareto, riapre Cuore Nero, circolo di estrema destra che era stato chiuso qualche mese da dopo un incendio. Per la legge quel locale è semplicemente un negozio, non un circolo di neofascisti, quelli che sabato sono lì, soddisfatti di avere una nuova casa, con le loro teste rasate e con addosso magliette nere con scritto «calci e pugni». Se qualcuno avesse dubbi, basta guardare il loro sito internet.
Moratti e la sua giunta, comunque, gli hanno trovato casa. Quei cinquecento che sabato non se la sono sentita di restare zitti a guardare hanno trovato lì agenti in tenuta antisommossa. E alle prime avvisaglie di tensione è partita la carica. Poi, una seconda, in cui sono partite anche alcune manganellate e delle bottiglie di vetro.
La calma, fortunatamente, è tornata quasi subito, ma le preoccupazioni restano eccome. Tra chi ha manifestato contro la riapertura di Cuore Nero, c’è anche il consigliere regionale di Rifondazione Comunista Luciano Muhlbauer che osserva come «l’ apertura di questo circolo è un atto estremamente grave anche in virtù del fatto che si trova a poche centinaia di metri da un campo rom, e dal centro sociale di Cascina Torchiera». Muhlbauer si stupisce anche «del silenzio dell’ amministrazione comunale e in particolare del vicesindaco De Corato: di solito fa comunicati stampa e proclami sulla sicurezza anche quando un giovane fa soltanto una scritta sul muro, invece tace se un gruppo notoriamente violento di ispirazione neonazista apre un centro pubblico».
Dal canto loro, i neofascisti fanno gli offesi: «A chi serve ribadire che siamo un circolo neofascista? – scrivono in una nota – Per carità, non è che ce ne vergogniamo, ma ci sembra di cogliere della malafede in chi ha voluto liquidarci con un’etichetta per darci in pasto all’opinione pubblica”
fonte: L’Unità