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Migranti: Nuovi morti e arresti ai confini della fortezza europa

A pochi chilometri a sud dalla Sicilia i migranti continuano intanto a morire nel tentativo di raggiungere il continente europeo. I corpi di 31 persone sono stati recuperati in mare dopo il naufragio di un barcone con a bordo circa 500 migranti diretto verso l’Italia, avvenuto a circa 30 miglia dalle coste libiche, a largo del porto di Zuara. Sono in corso le ricerche di decine di dispersi, finiti in acqua

La Guardia costiera libica ha invece bloccato e arrestato 237 migranti su due barconi 12 miglia al largo di Sabratah, a ovest di Tripoli. Ora i migranti sono al cosiddetto centro di accoglienza di Al Nasr, mentre la ong Jugend Rettett, presente nel Mediterraneo con una propria imbarcazione, denuncia: “I membri di un motoscafo libico hanno sparato contro diverse barche sovraffollate di migranti, colpendole”. Secondo la testimonianza del capitano della Iuventa, la nave della Ong, “dopo gli spari il motoscafo ha bloccato con le armi due barconi, a poca distanza da noi, riportandoli in Libia.

I due eventi cadono proprio a seguito dell’accordo tra Italia, Libia, Ciad e Niger per arginare e bloccare il flusso di migranti con la costruzione di “centri di accoglienza” nei paesi africani elencati. Un’estensione del modello turco-europeo ad altri paesi.

Il commento di Alfonso Di Stefano, della Rete Antirazzista di Catania e dell’Assemblea Siciliana Contro il G7. Ascolta o scarica l’intervista

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