Cori e insulti. È stata dura la contestazione ricevuta da Matteo Salvini e altri ministri del governo Meloni arrivati a Livorno per un’iniziativa elettorale della Lega in vista del voto per le Regionali in Toscana. L’evento a Palazzo Pancaldi ha portato oltre trecento manifestanti ad attendere l’arrivo degli esponenti dell’esecutivo sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine che hanno sbarrato la strada a qualche centinaio di metri dalla struttura che ha ospitato l’evento.
La polizia si è schierata in assetto anti-sommossa sui diversi ingressi, tenendo a distanza i manifestanti che hanno urlato “fascista” a chi entrava.
«Teppisti e fumogeni contro la polizia. Almeno due arrestati, ancora troppi pochi», tuona Matteo Salvini,
I due arrestati sono fra i pochissimi che hanno lasciato la Terrazza Mascagni per avvicinarsi alla zona rossa sul viale Italia, lungomare blindatissimo e chiuso al traffico fin dal mattino, presidiato da centinaia di agenti di polizia, finanza e carabinieri, e con la capitaneria di porto che ha disposto l’interdizione fino a notte dello specchio d’acqua antistante la zona. Secondo le forze dell’ordine i due arrestati hanno lanciato dei sassi, tanto basta a Giorgia Meloni per dire a Porta a Porta: «Si sta sottovalutando quello che sta accadendo da chi ha pensato di fomentare la piazza. Attenzione che poi le cose sfuggono di mano».
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