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Livorno: Condannato poliziotto per le cariche al presidio in piazza Cavour

Di grande rilevanza, nonostante i molti limiti, è la sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Livorno nei confronti dell’ispettore Curasì, riconosciuto colpevole di lesioni ai danni di una persona che transitava a lato del presidio di piazza Cavour il 1° dicembre 2012.

In quella data, un presidio di protesta indetto per denunciare la repressione poliziesca con cui la sera prima era stata impedita la pacifica partecipazione ad un’ iniziativa pubblica del PD subì violente cariche a freddo da reparti di polizia e carabinieri. Il presidio si svolgeva in zona pedonale e coinvolgeva poche decine di persone, ma, senza preavviso e senza motivazione alcuna, fu caricato con inaudita violenza. La signora Palmina Federico, che si trovava a transitare nei pressi del presidio e che era istintivamente intervenuta per soccorrere il figlio, che si trovava tra i manifestanti, vedendolo gettato a terra dalle forze dell’ordine, fu brutalmente ferita al volto dal manganello di un agente e alle spalle dalla pesante radio di un altro agente, riportando lesioni.

La signora Federico ha promosso un’ azione legale contro i due agenti.

L’ispettore Curasì, responsabile delle lesioni effettuate con la radio, è stato riconosciuto colpevole dal giudice Cardi, nonostante l’avvocato difensore del poliziotto nella sua arringa avesse a più riprese pesantemente sottolineato le possibili strumentalizzazioni che alcuni settori politici avrebbero potuto fare rispetto ad un pronunciamento di condanna nei confronti di un agente di polizia.

La sentenza del giudice ha attenuato le richieste di pena del PM: poche centinaia di euro di ammenda per un funzionario di polizia reo confesso di aver colpito una persona sono qualcosa di ridicolo, soprattutto se confrontate con le spropositate pene comminate nell’altro processo a chi, proclamatosi innocente e identificato con riconoscimenti discutibili, era accustao di danneggiamenti a cose.

Tuttavia,per la prima volta, dopo oltre tre anni dai fatti e dopo la recente e vergognosa condanna dei manifestanti, è stato riconosciuto l’operato violento della polizia in una pacifico presidio.

I manifestanti sono stati tacciati di violenza, quando i veri violenti erano da un’altra parte, come sempre abbiamo sostenuto. L’ispettore Curasì responsabile delle lesioni ai danni della signora Federico è tra l’altro recidivo avendo conseguito un’altra condanna per lesioni in analoghi contesti. Ne’ va dimenticato che il funzionario responsabile della gestione della piazza nella sera del 1° dicembre 2012, il dottor Zerilli, che ordinò le cariche, è il medesimo che dette il via a cariche immotivate contro il corteo della Fiom a Roma nell’autunno 2014.

Quello che è successo in piazza Cavour il 1° dicembre 2012 è stata un’azione a freddo, una provocazione violenta finalizzata a innescare disordini e tensione per avviare una fase repressiva in una città come Livorno.

Questa sentenza rappresenta la prima ammissione, in sede istituzionale, delle gravissime responsabilità dell’operato delle forze dell’ordine, quelle responsabilità che il più generale processo per i fatti della prefettura ha voluto nascondere, ma che siamo certi che emergeranno, perchè sono evidenti nei fatti e chiare nella coscienza di tutti coloro che hanno a cuore la libertà di espressione e di manifestazione.

Comitato di solidarietà “Livorno non si piega”

da SenzaSoste

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