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L’attacco di Renzi continua: mattinata di sgomberi a Roma e Padova

Il piano-casa e la linea dura della lotta alle occupazioni inaugurati con il “nuovo corso” renziano (e supportati dalle varie amministrazioni locali) non vanno in vacanza: di questa mattina la notizia di due nuovi sgomberi a danno di altrettante occupazioni tra Roma e Padova.

altA Roma alle prime ore del mattino forze ingenti di polizia, con una decina di blindati che hanno militarizzato e bloccato gli accessi a tutta l’area, hanno sgomberato il teatro occupato Volturno, situato dietro la stazione Termini e occupato da circa 6 anni. Un’occupazione storica e attiva non soltanto dal punto di vista artistico (che aveva restituito il teatro e la sua programmazione alla città), ma soprattutto punto di riferimento per il coordinamento di lotta per la casa di Roma, utilizzato spesso per le assemblee cittadine e come sede per sportelli per il diritto all’abitare.

L’allerta era già alta perché recentemente il teatro era stato svenduto a una proprietà privata (in particolare alla “Ferrero Cinema”) che, probabilmente ansiosa di mettere le mani sul Volturno per fare nuovi profitti, avrà fatto pressioni sulla Prefettura per accelerare i tempi dell’operazione. Lo sgombero di questa mattina rappresenta indubbiamente un attacco diretto al cuore della lotta per la casa e le vane promesse di una “tregua” con cui l’amministrazione romana si era riempita la bocca nelle scorse settimane si rivelano in tutta la loro inconsistenza di fronte all’ennesimo spettacolo indegno di blindati schierati per eseguire uno sgombero violento.

Nonostante la militarizzazione del quartiere, alla notizia dello sgombero un centinaio di solidali sono subito accorsi sul posto, dando vita a un presidio che poco fa ha lanciato un corteo cittadino in difesa degli spazi occupati per questo giovedì. La manifestazione partirà alle 18 da piazza Indipendenza.

(Qui il comunicato dei movimenti per il diritto all’abitare sullo sgombero del Volturno e il corteo di giovedì)

A Padova, invece, sempre questa mattina è stata sgomberata l’ex mensa universitaria di via Marzolo. L’edificio, occupato lo scorso 23 gennaio, era abbandonato e lasciato al degrado dal 2009, complici l’immobilismo e le diatribe tra l’Università e l’ente regionale per il diritto allo studio. Nonostante i lavori di ristrutturazione e le promesse di riapertura, la mensa continuava a rimanere chiusa, con tanto di macchinari ancora funzionanti all’interno.

Sei mesi fa, dunque, la decisione di un gruppo di studenti e studentesse di occuparla per restituirla ai bisogni di tutti, soprattutto in una fase in cui i servizi legati al diritto allo studio vengono smantellati pezzo a pezzo a colpi di tagli.

Questa mattina la polizia è intervenuta in forze per buttare fuori gli studenti dalla Mensa Occupata e ancora non è chiaro se vi sia un reale progetto di riapertura dello spazio.

da infoat.org

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