La giustizia in Italia non esiste più. Torquemada fantastici e dove trovarli: come smontare il Caselli pensiero
di Gaetano Giongrandi
L’invettiva che segue non discute la questione da un punto di vista materico, ma ideale. Purtroppo il contesto politico italiano è appiattito ad un senso di giustizia completamente assente. Lo dimostra l’insensata indignazione per l’estradizione negata degli esuli politici italiani rifugiati in Francia.
Ovviamente si sprecano i giudici giustizialisti, quasi di medievale memoria, che strillano indignati ogni qualvolta venga rispettato il diritto. Perché loro, magistrati del “calibro” di Caselli vedono il diritto in salsa mesopotamica o medieval-bizantina.
Modestamente credo che, seppur queste persone abbiano studiato per divenire magistrati, nessuno studio normativo possa abbattere l’umanità e il rispetto della persona .Se una cosa del genere fosse successa in Ungheria o in un paese sostanzialmente dittatoriale ,avremmo sicuramente assistito allo sbigottimento dei grandi giornaloni Gedi o ad articoli pietosi di “giornalisti” come Lirio Abbate.
Questi “luminari da operetta” peraltro, quando l’Italia ha protetto criminali usando il medesimo strumento francese, non hanno osato parlare. Insomma il diritto per loro viene leso solo nel momento in cui viene intaccata la nostra “Nazione”.
Così è se vi pare. Mi viene in mente la poesia di Niemoller. Oggi la farei continuare così ” vennero i terroristi e non dissi niente, perché erano brutti, sporchi e cattivi” .
Spero solo, in quanto cittadino amante del diritto, che il ricorso presentato dai familiari delle vittime venga rigettato nel rispetto della dike greca, in quanto un sentimento di rivalsa non basta per scrivere le regole di un processo e a distorcere questa parola così nobile.
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