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Intimidazioni e spari contro la delegazione internazionale nel Kurdistan Iracheno

Dopo che da dieci giorni non si avevano notizie dei 3 rappresentanti dell’amministrazione autonoma del Nord Est della Siria, spariti dopo che si erano recati in aeroporto a Erbil per accogliere un gruppo della Delegazione poi respinto alla frontiera, la polizia del KRG (Kurdish Regional Government) ieri ha anche impedito alla delegazione di attiviste e attivisti internazionali e a decine di altre persone di raggiungere Qandil, zona sotto il controllo del PKK.

In seguito a questi continui dinieghi una protesta pacifica e spontanea ha avuto come risposta spari da parte della sicurezza, che ha ferito un manifestante. Già nei giorni precedenti alla delegazione era stato negato l’accesso al campo di Mexmûr, uno dei centri più importanti del movimento di liberazione curdo e del confederalismo democratico, e a Şengal, zona autogovernata dalle milizie autonome yezide. Jessica, della delegazione internazionale.

Da Suleimania, nel Kurdistan Iracheno, Jessica Todaro di Rete Jin, rete delle donne* in solidarietà con il movimento delle donne curde e con la lotta per il confederalismo democratico Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

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