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Il Pm Rinaudo continua la sua crociata. Due giovani notav perquisiti

Giovedi 12 febbraio digos e polizia di Torino, sotto ordine del Pm Rinaudo, hanno effettuato due perquisizioni nell’ambito di un’indagine relativa ad un attacco notturno al cantiere condotto il 4 settembre scorso. Ad essere presi di mira, due giovani studenti notav, che si sono visti piombare in casa la digos con un decreto di perquisizione atto a cercare “materiale” e indumenti di sorta, probabilmente per permettere di aprire un indagine vera e propria su quella notte, quando un gruppo di circa 70 notav sono entrati nuovamente nel cantiere-fortino e sono saliti sul vecchio presidio.

L’intento delle perquisizioni di oggi, oltre a dimostrare che gli inquirenti brancolano nel buio, hanno la presunzione di intimidire chi si oppone al tav. In seguito alle perquisizioni portate avanti questa mattina, la polizia ha sequestrato indumenti di vario tipo, sperando che possano essere utili ai fini dell’indagine.

Rimane chiaro sotto gli occhi di tutti che questo vuole essere un ulteriore attacco al movimento notav e l’ennesima crociata che il Pm Rinaudo continua a portare avanti a danni di persone che lottano quotidianamente contro il tav. Eppure una cosa il Pm Rinaudo dovrebbe imparare a fare: smetterla di pescare dal mucchio e farsene una ragione, fermare la lotta notav è impossibile.

Riportiamo qui sotto il comunicato dei Giovani no tav e del Kollettivo studenti autorganizzati Torino riguardo alle perquisizioni di questa mattina

NON SI PUO’ FERMARE IL VENTO!!!

Oggi, alle prime luci dell’alba, uno studente e una studentessa no tav di Torino si sono visti piombare in casa poliziotti in borghese.
Le cosiddette forze dell’ordine si sono presentate con una notifica di perquisizione, autorizzata dal solito PM con l’elmetto Rinaudo, relativa ai fatti accaduti durante la notte del 4 settembre scorso. In quell’occasione, mentre era in corso il campeggio studentesco, molti no tav compirono con successo un’azione di disturbo al cantiere di Chiomonte riuscendo, così, ad entrare nello stesso e quindi a farsi beffe di tutte quelle istituzioni che da sempre promuovono e portano avanti la militarizzazione della Valle di Susa.
Com’è stato riportato anche dai giornali stessi, durante l’azione, vennero sparati diversi fuochi d’artificio ma, come da sempre agisce il movimento no tav, senza arrecare danni alle persone presenti all’interno del “fortino” .
All’inizio della perquisizione di questa mattina, gli agenti della digos presenti hanno esplicitamente chiesto ai due compagni di tirar fuori determinati indumenti che però questi non avevano e che infatti non sono stati trovati. Nonostante ciò,sono stati comunque sequestrati dei vestiti palesemente presi a caso dagli armadi dei due ragazzi.
Normale amministrazione e normale assurdità per la questura e la procura di Torino che, dopo le rigettate accuse di terrorismo, non sanno più che pesci pigliare.
Ma è forse una casualità che proprio pochi giorni prima del corteo nazionale del 21 febbraio si tenti di intimidire con perquisizioni studenti da sempre attivi all’interno del movimento no tav? Certamente no. Noi come sempre rispondiamo che saremo sempre di più e che per quanto ci provino non si può fermare il vento!
Piena solidarietà ai due compagni perquisiti che non si sono fatti intimidire e che sabato prossimo scenderanno in piazza a Torino e a testa alta continueranno a lottare e a ribadire che quest’opera inutile e dannosa e non si farà mai.
Perché la libertà è una cosa seria e come tale va trattata. Perché tutti insieme siamo imbattibili, perché fermarci è veramente impossibile!

Giovani no tav – Kollettivo studenti autorganizzati Torino

da InfoAut

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