“Tutti i torturatori della Diaz e di Bolzaneto sono ancora in servizio, nessuno di loro è stato destituito, contrariamente a quanto richiesto dalle convenzioni internazionali e dal diritto interno e invece apprendiamo con stupore che viene aperto un procedimento disciplinare nei confronti del procuratore Enrico Zucca.” Questa è la reazione degli avvocati del Genoa Legal Forum in seguito alla notizia della possibile apertura di un inchiesta disciplinare da parte del capo della polizia Pansa e del ministro degli interni Alfano, nei confronti del pm che dall’inizio si è battuto per non lasciar cadere nell’oblio le vicende della Diaz e di Bolzaneto. Le dichiarazioni dei giorni scorsi di Zucca, che ha criticato aspramente la polizia sostenendo che nulla sia cambiato nelle dinamiche interne dal 2001 ad oggi, sono confermate dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo, che più volte ha ripreso l’Italia per la cattiva gestione di queste vicende. “Se il dr. Pansa ed il ministro degli interni tengono al buon nome della polizia possono iniziare a destituire i responsabili di quei fatti” concludono i legali.
Il commento di Lorenzo Guadagnucci del comitato Verità e giustizia per Genova
AREA SULLA RICHIESTA DI PROCEDIMENTO DISCIPLINARE NEI CONFRONTI DI ENRICO ZUCCA
Il capo della Polizia e il ministro dell’Interno hanno chiesto al ministro della Giustizia Andrea Orlando “di valutare eventuali profili disciplinari” nei confronti del sostituto procuratore generale di Genova Enrico Zucca, perché le sue parole di commento ai fatti accaduti durante il G8 di Genova nel 2001 metterebbero in discussione la tutela dell’onorabilità della Polizia.
L’intervento di Enrico Zucca, uno dei magistrati che sostenne l’accusa nei processi per i fatti della Diaz, è pubblico e può essere valutato da tutti.
Noi riteniamo che “inutili, dannose e offensive dell’immagine della Polizia di Stato”, per usare le parole dei richiedenti, e anzi dannose e offensive per l’immagine dell’Italia tutta siano state altre vicende.
La negazione istituzionale, per 14 anni, di fatti che Amnesty International ha definito come “una violazione dei diritti umani di proporzioni mai viste in Europa nella storia più recente” e “la più vasta e cruenta repressione di massa della storia europea recente”;
la mancata reazione disciplinare interna;
le reazioni politiche nei confronti dei magistrati che hanno indagato e giudicato;
la condanna dello Stato Italiano da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per quei fatti;
il persistente inadempimento da parte del Parlamento Italiano degli obblighi convenzionalmente assunti e la mancata introduzione del reato di tortura nei termini puntualmente indicati nell’art. 3 della CEDU.
Area ritiene abnorme la richiesta dell’apertura di un procedimento disciplinare e si riconosce in Enrico Zucca e in tutti i magistrati che svolgono il loro compito senza timore e nel rispetto delle regole e della Costituzione.
Il Coordinamento di Area
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Zucca parla della Polizia dopo il G8, Pansa chiede al Ministro Orlando interventi disciplinari:
Il capo della Polizia, Alessandro Pansa, d’intesa con il ministro dell’Interno Angelino Alfano, ha chiesto al ministro della Giustizia Andrea Orlando “di valutare eventuali profili disciplinari” nei confronti del sostituto procuratore generale di Genova Enrico Zucca, uno dei magistrati che sostenne l’accusa nei processi per i fatti della Diaz. Ieri il magistrato in un intervento alla ‘Repubblica delle idee’ ha dichiarato che dopo il G8 di Genova la polizia non é guarita e che teme “ancora una nuova Diaz”.
RepIdee, Zucca: “Fatti della Diaz sono stati oggetto di totale rimozione”
Sul caso interviene anche il segretario generale del Siulp, il sindacato di polizia, definendo le accuse del sostituto procuratore generale Zucca: “Inutili, dannose e offensive all’immagine della Polizia di Stato. Ogni giorno- afferma Felice Romano – in ogni angolo del paese donne e uomini della Polizia di Stato lavorano per garantire l’ordine pubblico, la sicurezza dei cittadini e la difesa delle Istituzioni democratiche, con totale spirito di abnegazione. Sentire, dopo 14 anni dai fatti e se le dichiarazioni riportate sulla stampa odierna non verranno smentite, che il P. M. Zucca, per i fatti del G8, dica che ancora oggi è necessario emanare delle leggi per “costringere la Polizia”, ovvero i poliziotti, “ad essere fedele alla Costituzione” è ingeneroso, poco istituzionale, inutile e persino dannoso”. Anche il sindacato chiede un intervento del Ministro.
“Non rilascio nessun commento, nessuna dichiarazione. Sono a disposizione a braccia e a petto aperto”, la replica di Zucca.



Onore ad un Magistrato che ha saputo tenersi indipendente guardando ai fatti ed applicando la Legge.