Menu

G8Genova2001: Vincenzo Vecchi non sarà estradato. Lo ha deciso la corte di Appello francese di Angers

Ancora una decisione a favore dell’ultimo manifestante ricercato dai tribunali italiani. «È una vittoria enorme perché la corte non riconosce la legittimità del reato di devastazione e saccheggio», dicono dal comitato «Soutien Vincenzo»

Non sarà estradato in Italia Vincenzo Vecchi il militante antagonista condannato a 9 anni di reclusione per devastazione e saccheggio in relazione alle manifestazioni del G8 a Genova e per un corteo a Milano.

Lo ha deciso la corte di Appello francese di Angers perché il reato non fa parte del codice d’Oltralpe. I giudici hanno ritenuto validi delle accuse italiane solo l’aggressione a un fotografo e il possesso di una molotov fatti per i quali c’è una pena di 1 anno 2 sei e 23 giorni che bisognerà decidere successivamente se Vecchi dovrà scontare in Italia o in Francia. Questo dipende dall’accettazione o meno da parte dell’Italia della sentenza di Angers.

L’estradizione era stata scongiurata una prima volta già due settimane dopo l’ingresso in carcere «grazie alla mobilitazione popolare e al lavoro della difesa», secondo le dichiarazioni dell’avvocato della difesa Maxime Tessier. Il 23 agosto il tribunale di Rennes aveva chiesto «un’integrazione di informazioni» di un mandato d’arresto europeo ritenuto lacunoso in più parti. Due mesi e mezzo dopo, il 15 novembre, lo stesso organo ha annullato il mandato d’arresto per questioni procedurali relative alla «violazione dei diritti della difesa». Contestualmente ha disposto la rimessa in libertà di Vecchi. La decisione, però, è stata annullata il 18 dicembre dalla Corte di cassazione francese portando al nuovo pronunciamento.

«Siamo soddisfatti per la decisione della Corte di appello. Ci sembra equilibrata e motivata. Prende in considerazione gli argomenti della difesa e respinge l’80% del contenuto del mandato di arresto europeo», ha dichiarato l’avvocato Tessier. «È una vittoria enorme perché il tribunale non riconosce la legittimità del reato di devastazione e saccheggio», ha affermato Ganbattista Ferraglio, membro del comitato «Soutien Vincenzo» che per 16 mesi si è battuto contro l’estrazione.

Devastazione e saccheggio è un reato introdotto nell’ordinamento italiano durante il fascismo, con il codice di procedura penale voluto dall’allora ministro della Giustizia Alfredo Rocco. Non è mai stato cancellato e a partire da Genova è utilizzato sempre più spesso per punire duramente persone che prendono parte a manifestazioni politiche in cui si verificano incidenti. La sua particolarità è che può essere applicato anche nei casi in cui il soggetto non è coinvolto direttamente negli scontri. Per esempio sulla base della cosiddetta «compartecipazione psichica» agli eventi.

Lo stesso Vecchi è stato condannato per la vicinanza ai luoghi in cui venivano prese d’assalto una banca e poi una macchina. Per il tribunale francese questa concezione della «complicità» risulta «troppo fluida».

Lo scrittore e cineasta francese Eric Vuillard, membro del comitato di sostegno a Vecchi, ha invitato la giustizia italiana a essere magnanima e chiudere una volta per tutte la vicenda.

Per la giustizia italiana si tratta di una sconfitta grave dipesa anche dal fatto che le nostre autorità non vollero scorporare i reati. Una sconfitta giuridica e politica che dimostra come la credibilità dei nostri tribunali all’estero sia abbastanza scarsa.

Per l’avvocato Eugenio Losco: “Si tratta di un importante precedente perché stavolta giustizia francese è entrata nel merito accogliendo uno dei rilievi principali delle difese sollevato fin dall’inizio per il mancato rispetto della procedura. Il reato di devastazione e saccheggio è una fattispecie incostituzionale con delle pene incongrue spropositate e non conformi alla normativa di altri stati europei. La sua contestazione deve essere limitata a casi particolari assimilabili a eventi bellici e non certo alle contestazioni di piazza”.

Va ricordato che solo in Italia in Albania e in Russia per il reato di devastazione e saccheggio si rischiano condanne fino a 15 anni di reclusione.

 Vecchi che vive e lavora in Francia da otto anni era stato arrestato su richiesta dell’Italia poi le udienze per decidere su estradizione erano slittate anche a causa del Covid e nel frattempo il militante no global era stato rimesso in libertà perché la corte di Rennes allora competente non aveva ravvisato pericoli di fuga

Frank Cimini

da giustiziami

Comments ( 2 )

  • Oreste Scalzone

    Talvolta, qualche lucciola out riapparire… Certo, ‘non fa primavera”… Certo, sarà “eccezione che conferma… l’Eccezione Regolare”. Certo, non ci culliamo su allori”. Certo, chissà quantè volte diremo che “summum Jus… “… Certo, siamo risolutamente anti-penali. ||| Ció detto…, gustiamoci questo piccolo Kairos, la liesse, letizia. La tua, Vincè’, stasera, e attorno a te! Grazie, sororali fraterne ‘genti’ del Comitato, grazie le Laurence I Cap gli Eric , les avocat[e]s, les Anne Marie, Asdrù’… Vorrei evocare convocsre 1 ad 1…, chi si è mosso qui, là… Rennes Angers Milano Genova… Grazie Rochefort-en-terre, grazie Compa’ di tante situations||… | Grazie per il — couinque — ‘precedente’ | Mi permetto di dire anche Grazie!, per Haidi, e da e per Jmmy.||… |* saluD
    ___________ * Noterella solo in apparenza pedante : non si tratta di “estradizione”, ma bensí di “rimessa in forza del MAE, Mandato d’Arresto Europeo” [•••].- Conviene tenerlo a mente, che costa? saluD ancors

  • Finalmente una notizia che fa giustizia delle rimostranze che come avvocati abbiamo sempre proposto sul reato di devastazione e saccheggio

Leave a Reply to Simonetta Crisci Click here to cancel reply

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>