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Extinction rebellion e il letame al grattacielo della Regione a Torino: denunce e reazioni politiche

Denunciati entrambi gli attivisti di Extinction Rebellion saliti sulla tettoia di ingresso del Grattacielo della Regione a Torino, dopo aver scaricato una montagna di letame ricoperta di fiori. Immediate le reazioni del presidente Cirio e dell’assessore Marnati. Tutti capi d’accusa completamente pretestuosiriportano gli attivisti.

di Extinction Rebellion

La notizia del letame scaricato all’ingresso del Grattacielo della Regione Piemonte, ieri mattina, ha portato alla notifica di due denunce nei confronti di due attivisti di Extinction Rebellion, scatenando le reazioni del presidente della Regione e dell’assessore all’Ambiente. La giornata si è infatti conclusa con l’intervento dei vigili del fuoco per portare giù due attivisti seduti sulla tettoia di ingresso. “Dalla Regione non nasce niente, dal letame nascono i fior” è lo slogan dello striscione che avevano appeso al posto dell’insegna del grattacielo. Una metafora rafforzata dalla montagna di letame scaricato nel frattempo davanti le porte d’ingresso, costellata da un bouquet di fiori.

Un messaggio che voleva sottolineare come la crisi climatica stia già colpendo duramente il territorio italiano, con una siccità drammatica che dura ormai da più di un anno e che ha provocato miliardi di perdite nel settore agricolo nazionale e regionale. Una metafora ironica che evidentemente ha colto nel segno, provocando la risposta indignata dell’Assessore Marnati sulla sua pagina Facebook (“I soliti vandali”) e la risposta ironica del Presidente Cirio: “Ringraziamo Extinction Rebellion per la cortese e utile fornitura di terriccio da concime che abbiamo già provveduto a destinare al giardino interno del Grattacielo Piemonte e alle aiuole del quartiere a beneficio della comunità”. Una risposta divertente, ma certamente non rispettosa del ruolo pubblico e della responsabilità che un presidente della regione dovrebbe avere nei confronti dei suoi cittadini.

La questione posta da Extinction Rebellion, e da tutti i movimenti climatici, è infatti terribilmente seria e complessa e richiederebbe risposte altrettanto serie e complesse. “In questo scenario di crisi, una richiesta di risposte politiche è stata ridicolizzata dalle istituzioni e ridotta a una questione di sicurezza e ordine pubblico dalla questura” riporta Paolo, uno dei due attivisti. Alle denunce surreali per possesso d’arma di dicembre, per Extinction Rebellion – ieri – si sono aggiunte due denunce per invasione aggravata (Art 633, 639 bis cp), violenza privata (Art 610 cp) e concorso morale (Art 110 cp). “Tutti capi d’accusa completamente pretestuosi” riporta Extinction Rebellion.

Nel frattempo, Smat annuncia che oltre 140 comuni del Piemonte rischiano di rimanere senz’acqua nei prossimi mesi e ci stiamo avviando verso “un’estate da protezione civile”. Ma il presidente della Regione Piemonte, di fronte all’ennesima denuncia del grave stato di siccità, ha preferito riempire di letame le aiuole del nuovo grattacielo.

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