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Egitto: Al Sisi dichiara lo stato di emergenza

Stato di emergenza di tre mesi in Egitto. Lo ha annunciato il generale e dittatore Al Sisi al termine di una domenica delle Palme segnata da sangue e morte per i due attentati, rivendicati da Daesh, in due chiese copte, che hanno fatto 45 morti e 118 feriti.

Cosa prevede il nuovo stato di emergenza? In sostanza è una nuova limitazione dei diritti civili nel paese, con il presidente che vede ampliato il proprio potere: può far processare i civili dalle corti di sicurezza, processi che poi non prevedono alcun appello dopo la sentenza; può decidere di annullare o sospendere processi; può intercettare in ogni modo ogni forma di comunicazione; può imporre una censura sulla stampa. Infine tra i potere del presidente vi è quello di imporre il coprifuoco a tempo indeterminato. Fino ad oggi il coprifuoco era in vigore solo nella regione del Sinai.

La decisione di Al Sisi punta a sfruttare la lotta al terrorismo per ottenere consensi dalla comunità internazionale, mentre nel paese la sua immagine è fortemente compromessa anche perchè la disoccupazione è alle stelle, il turismo che trainava l’economia è crollato e ogni forma di dissenso viene ferocemente repressa dal regime. Ne parliamo con la giornalista Chiara Cruciati, di Nena News. (qui il link al suo articoloAscolta o scarica. 

A fine mese infine è previsto il viaggio in Egitto di Bergoglio, il 28 e il 29 aprile, in un clima tutt’altro che tranquillo: Israele ha infatti chiuso la frontiera con l’Egitto a Taba per timore di possibili attentati, mentre Daesh ha rivendicato il lancio di un razzo proprio dal Sinai egiziano verso il sud desertico di Israele. Non ci sono vittime né danni.

da Radio Onda d’Urto

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