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Dove eravate quando ci torturavano a Bolzaneto?

Sono stato il primo a entrare a Bolzaneto. E mi è andata meglio di chi mi ha seguito. Genova, venerdì 20 luglio 2001, attorno alle 14 vengo fermato in via Alessi mentre la polizia carica lo spezzone inglese di Globalise Resistance. Ero sceso da Piazza Dante dove per Attac coordinavo le attività sulla piazza (palloncini per un’invasione aerea della zona rossa e protesta davanti alle reti). Ho visto due ragazze trascinate in malo modo da un gruppo di celerini. Mi sono messo in mezzo. Le ho prese anche io.
Mi hanno sbattuto su una camionetta con un giovane inglese con il naso fratturato, la testa aperta e un dente rotto. Era una maschera di sangue, non riusciva a respirare. Ci portano in Questura, in una stanza vuota a piano terra, siamo una decina, c’è uno svizzero, un paio d’italiani, degli inglesi e le due ragazze, una neozelandese e una tedesca. I quattro poliziotti che ci prendono in consegna – nessun graduato – le lasciano stare, ma vogliono che guardino mentre ci riempiono di botte. Calci, schiaffi, una testa pestata più volte contro il muro, in ginocchio e poi in piedi, ogni parole erano botte. ( leggi tutto )

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