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Come difendersi dalla repressione. L’esperienza di Rote Hilfe in Germania

Dal 1975 in Germania esiste il Rote Hilfe (Soccorso Rosso).

Questa è un’ Associazione Registrata che sostiene e supporta le attiviste e gli attivisti di sinistra entrat* in conflitto con lo Stato.

L’associazione, da alcuni anni, ha registrato un trend in continua crescita degli iscritti arrivando ad oltre 20.000, distribuiti in circa 40 sezioni locali. E, alla vigilia della pandemia, l’associazione entrò nel mirino del Ministro degli Interni tedesco Seehofer che provò a renderla illegale. Fortunatamente, senza riuscirci.

Ma cosa è il Rote Hilfe? L’associazione formula così i suoi obiettivi: “…vogliamo preparare il processo insieme all’imputato e attribuiamo particolare importanza a rendere noto al pubblico il “background politico” del crimine contestato”.

Attraverso eventi di solidarietà, donazioni, raccolte e fondi provenienti dalle quote associative, il Rote Hilfe vuole garantire che le spese legali, in generale, e giudiziarie in particolare siano coperte in parte o integralmente. In casi particolari vengono corrisposte anche le indennità di sussistenza, ad esempio in caso di multe elevate o di perdita del posto di lavoro.

Il Rote Hilfe fa campagne per il rilascio di presunti ” prigionieri politici ” e sostiene il miglioramento delle condizioni carcerarie, in particolare l’annullamento dell’isolamento.

L’aiuto viene fornito a persone che sono politicamente attive nella Repubblica Federale Tedesca, indipendentemente dall’affiliazione al partito o dall’ideologia”.

L’attività politica nella definizione del Rote Hilfe è quella tesa a “difendere gli obiettivi del movimento operaio, la lotta antifascista, antisessista, antirazzista, democratica o sindacale e la lotta contro il pericolo di una guerra“.

Di norma, le persone arrestate, processate, ecc. ricevono sostegno dall’area politica in cui si è svolta l’azione perseguita. Chi è stato condannato per il blocco di una struttura militare, ad esempio, potrà contare innanzitutto sulla solidarietà dei gruppi del movimento pacifista, mentre gli antifascisti perseguitati potranno contare sulla solidarietà del movimento Antifa. Questa prima ed evidente forma di solidarietà, in Germania, è la più importante di tutte e non è alternativa ma complementare al supporto del Rote Hilfe.

Ci sono, poi, sempre persone che, individualmente, prendono parte a una manifestazione, per esempio, e che, se arrestate, non hanno necessariamente un sostegno immediato su cui ripiegare.

A volte gli oneri delle spese legali sono così gravosi che neanche un gruppo possa sopportarli da solo.

In molti casi le indagini, le incriminazioni e i processi si trascinano così a lungo che nel frattempo il contesto politico cambia e quando il verdetto diventa definitivo mancano figure di riferimento. Per questi motivi il Rote Hilfe ha la caratteristica di essere l’organizzazione solidale che funziona continuamente ed indipendentemente dagli sviluppi politici e che, grazie alle donazioni regolari, può anche assumere impegni di sostegno a lungo termine in modo affidabile.

Il Rote Hilfe si aspetta che le persone supportate si rifiutino generalmente di testimoniare, sia come testimoni che come accusati, alla polizia, alla procura ed in tribunale al fine di proteggersi e non mettere in pericolo le altre persone coinvolte.

Dopo aver esaminato i singoli casi, il Comitato esecutivo federale può rimuovere o ridurre il sostegno se i ricorrenti prendono le distanze dalle loro stesse azioni o incriminano altre persone. Inoltre, i contributi economici per il sostegno ai processati possono essere ridotte o cancellate se l’imputato si scusa o si dissocia (ad esempio attraverso un patteggiamento con le vittime). Ad esempio, un detenuto che si è scusato in tribunale per aver lanciato una bottiglia contro gli agenti di polizia e ha mostrato rimorso ha avuto una riduzione del suo patrocinio legale.

Il Rote Hilfe era già menzionato nei rapporti dell’Ufficio per la protezione della Costituzione (i Servizi della RFT) all’inizio degli anni ’70 per il rapporto con la RAF. Dal 1974, i rapporti lo definirono “precursore del terrorismo” e nel 1977 “luogo di reclutamento per organizzazioni terroristiche”. Ma nel corso degli anni il giudizio non è cambiato e nel 2017 l’associazione fu accusata di fornire “supporto politico e finanziario ai criminali e ai violenti appartenenti allo spettro dell’estremismo di sinistra, ad esempio con spese legali e legali, nonché pagando multe e sanzioni”. Il rapporto accusava l’associazione di cercare di “screditare le autorità giudiziarie e di sicurezza, nonché la democrazia basata sullo stato di diritto attraverso il lavoro di pubbliche relazioni” prendendosi cura di “criminali infine condannati durante la loro reclusione al fine di vincolarli ulteriormente o più fortemente al ‘movimento'” e a “motivarli a ‘continuare a combattere'”.

Una struttura solidale, di formazione, che è anche un elemento prezioso di comunità nella scena della Sinistra radicale tedesca, attraverso gli anni e indipendentemente dalle fasi politiche.

Riferimenti online e link (in tedesco e inglese) :

https://www.rote-hilfe.de/

https://www.rote-hilfe.de/english

https://en.m.wikipedia.org/wiki/Rote_Hilfe_e.V.

Qui il rapporto dei servizi tedeschi sul RH:
https://www.verfassungsschutz-bw.de/,Lde/Startseite/Arbeitsfelder/Rote+Hilfe+e_+V_

Qui la loro rivista :
https://www.rote-hilfe.de/rote-hilfe-zeitung

Qui il loro famoso kit in italiano:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.rote-hilfe.de/downloads1/category/3-was-tun-wenn-s-brennt-und-rechtshilfe-infoflyer-zu-spezifischen-themen%3Fdownload%3D189:wtwbitaliano&ved=2ahUKEwi1grDx7r74AhXBS_EDHVcHCX8QFnoECAYQAQ&usg=AOvVaw23RNC4hKtPEbXg_e4g5yna

 

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