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Difendere Anan, Alì e Mansour

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza palestinese. Udienze ed iniziative all’Aquila

Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione.

La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte in queste tre giornate sono quindi un occasione unica per fare sentire la nostra solidarietà.

Questo processo è la conseguenza del servilismo dello Stato italiano al sionismo e una prova della sua collaborazione al genocidio in corso in Palestina..

Questo processo farsa ha lo scopo di criminalizzare la legittima resistenza palestinese, mentre l’ unico vero terrorista è Israele che sta uccidendo migliaia di vittime innocenti distruggendo ed invadendo Gaza.

Lo Stato italiano è complice di questo genocidio e lo dimostra anche attraverso l’ignobile montatura di cui sono vittime i tre palestinesi.

Tra le montagne Abruzzesi, una procura di provincia, servile quanto superficiale, risponde agli ordini dei sionisti. Prima richiedendo l’estradizione – non concessa – dei tre imputati in Israele, poi processandoli per le stesse accuse in Italia. Accuse che si fondano su documenti prodotti dall’entità occupante.

Questa operazione è stata promossa dalla DCPP (Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione) all’indomani del 7 ottobre e condotta dalla DDA (Dipartimento Distrettuale Antimafia) dell’Aquila.

In questo processo è stata imposta la videoconferenza ad Anan trattenuto nel carcere speciale di Terni, sono stati rigettati la maggior parte dei testi della difesa (47 su 49) e ci si è scontrati con traduzioni faziose e tentativi di non dare la parola ad Anan.

Gli imputati sono stati costantemente sostenuti da una presenza solidale, un piccolo granello di sabbia negli ingranaggi del potere che vorremmo si trasformasse in una tempesta.

Queste tre giornate rappresentano un occasione per unire tutti i solidali è fare sentire più forte la nostra voce. Lottare può cambiare la storia.

Facciamoci sentire all’Aquila, facciamoci sentire in ogni città

Libertà per Anan, Alì, Mansour

Palestina libera dell’oppressione coloniale

Sosteniamo la mobilitazione all’Aquila del 25-26- 27 giugno

Mercoledi 25 giugno, ore 9.30 presidio al tribunale dell’Aquila ore 18 corteo, partenza da prato di Collemaggio.

Giovedì 26 giugno, h 10.30 presidio al tribunale dell’ Aquila al termine assemblea a Case Matte

Venerdi 27 giugno h 9,30 presidio al tribunale dell’Aquila

Nelle giornate sarà disponibile campeggio presso case matte.

Complici e solidali

Cisgiordania d’Abruzzo – il caso Anan

 

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