Menu

Deir ez-Zor sotto attacco

Presenze inquietanti nel governatorato di Deir ez-Zor sottoposto agli attacchi del regime di Damasco e delle milizie di Difa al-Watani

di Gianni Sartori

Stando a quanto denunciato da fonti curde, Cheikh Ibrahim al-Hafe, sospettato di coordinare le operazioni militari a Deir ez-Zor contro le FDS (ma anche contro la popolazione civile), in passato avrebbe collaborato con lo Stato Islamico. Attualmente sarebbe una pedina al servizio contemporaneamente sia di Ankara (attraverso il MIT) che di Damasco.

In attesa di ulteriori conferme o smentite, va segnalato che per le milizie (considerate dai curdi niente altro che mercenari) al servizio del regime siriano non tutto procede come da loro previsto. Già note per la loro brutalità, il 9 agosto nelle campagne di Deir ez-Zor (in particolare nella città di al-Dahlah e nel villaggio di Jadeed Bakkarah) si rendevano responsabili della strage di una quindicina di civili, tra cui alcuni bambini). Ma stando a quanto dichiarato dalle FDS, il 12 agosto avrebbero subito, nella stessa zona, pesanti perdite. Almeno 18 miliziani, definiti nel comunicato “filo-iraniani” (e comunque collaborazionisti di Damasco), hanno perso la vita in una zona a ovest dell’Eufrate (sempre nel governatorato di Deir ez-Zor, est della Siria).

Qui il Consiglio militare di Deir ez-Zor (organico alle FDS) aveva lanciato una consistente offensiva (intesa come rappresaglia per il massacro di civili del 9 agosto) contro le posizioni dei soldati filogovernativi e delle milizie loro alleate. L’operazione (conclusasi senza perdite per le FDS) era indirizzata sui villaggi di al-Kishmah, al-Boleel e Tob “utilizzati come base di partenza per gli attacchi contro il nostro territorio”, hanno spiegato le FDS.

Sempre stando al loro comunicato, nel corso dell’operazione venivano recuperate molte armi.

Negli stessi giorni il cantone di Deir ez-Zor è stato visitato da una delegazione dell’AANES (Amministrazione autonoma democratica del Nord e dell’Est della Siria) per “dare sostegno agli abitanti della regione sottoposti a una serie di brutali attacchi condotti dalle forze del regime di Damasco e dalle milizie di Difa al-Watani (Forze di difesa nazionale nda) che in questi giorni hanno causato una quindicina di morti e decine di feriti.”

 

 

Osservatorio Repressione è una Aps-Ets totalmente autofinanziata. Puoi sostenerci donando il tuo 5×1000 

News, aggiornamenti e approfondimenti sul canale telegram e canale WhatsApp