Cosenza: Dure cariche contro il corteo anti Renzi
- novembre 21, 2014
- in lotte sociali, malapolizia
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Dure cariche delle forze dell’ordine con manganelli e lanci di alcrimogeni contro il corteo sociale che sta manifestando a Cosenza in occasione della prevista visita di Matteo Renzi per la chiusura della campagna elettorale per le regionali.
Ma Renzi scappa anche da Cosenza. L’annunciata mobilitazione aveva già costretto il Presidente del Consiglio a rifugiarsi al chiuso di un auditorium per chiudere la campagna elettorale per le regionali calabresi.
La piazza cosentina è viva e risponde alla visita di Renzi con un corteo meticcio composto da migranti, occupanti di case, centri sociali, movimenti ambientali, collettivi studenteschi e universitari che, partendo dal centro città, si è diretto verso il Liceo Telesio, nel centro storico, dove il Premier avrebbe dovuto sostenere la candidatura del quasi certo nuovo Presidente della Regione Mario Oliverio.
Il corteo, colorato e compatto ha urlato più e più volte alla città cosa voleva: casa, reddito, salute e dignità per tutti. Gli abitanti del centro storico hanno risposto positivamente agli appelli dei manifestanti e in molti hanno deciso di unirsi al corteo.
Durante il percorso non sono mancate le tensioni con la celere in assetto antisommossa posta a protezione, davanti al Cinema Italia, dell’altro big della politica italiana, il ministro Alfano, sceso in città per la campagna elettorale.
Il corteo si è subito ricompattato e si è diretto verso la città vecchia per “assediare” il Presidente Renzi. Tra le strade strette il corteo non ha smesso un istante di far sentire la propria voce alla città finendo, inesorabilmente, per trovare davanti il proprio cammino la celere a difesa del Telesio e dell’assemblea dei candidati del PD.
Per più di un’ora le due parti sono rimasta faccia a faccia, cercando di far capire alla polizia che quello che avevano davanti era un corteo composto anche da bambini, figli di migranti, parte integrante di questa città. La risposta della polizia non s’è fatta attendere, caricando più volte il corteo senza alcun motivo (video). I manifestanti, resistendo alla carica di allegerimento, si sono ricompattati per l’ennessima volta. Diversi i lacrimogeni ad altezza uomo lanciati dalla polizia. Un ragazzo ha subito un colpo alla testa, da un pugno scagliato da un poliziotto in borghese ben visibile nel video ed ha dovuto essere soccorso con l’ambulanza.
Al tentativo del corteo di proseguire la sua marcia per contestare Renzi nei pressi dell’Auditorium la polizia ha caricato per quattro volte facendo anche uso di lacrimogeni. La corrispondenza con Simone del Cs Rialzo da Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica
Il corteo, infine, ha deciso di fare il percorso inverso e di bloccare il “salotto buono” della città, culminando con un’assemblea pubblica. Matteo Renzi è entrato con diverse ore di ritardo, segno che quella di oggi è una vittoria per i movimenti cosentini. Cosenza non è e non sarà una passeggiata per chi ci affama, per chi vuole farci colare il cemento fin sopra le orecchie nonostante questa terra frani. A Cosenza non passeggia chi si rende protagonista di decreti che attaccano il diritto all’abitare, allo studio e al lavoro.