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Ciao Chucky…. i ribelli non muoiono mai!

Chucky Vecchiolla, imputato per i fatti del 15 ottobre 2011 a Roma, ieri sera ha decico di lasciarci.  Ha deciso di spezzare le catene della repressione per volare libero.

Chucky era un compagno, un ragazzo fragile, che quel 15 ottobre aveva sulla propria pelle l’inquietudine di una vita di precarietà ed esclusione che un potere bastardo ha deciso di relegare intere generazioni. Eravamo tutti in piazza il 15 ottobre….complici e solidali.  In questi mesi abbiamo sentito tante volte chucky, ha scritto riflessioni per l’osservatorio sulla repressione…..ma un uomo libero non ama le catene!!!!……per questo Chucky è una “vittima di Stato”……di uno Stato che ci ha dichiarato guerra……dobbiamo resistere, anche per Chucky, per liberarci tutti dalle catene della repressione…..Ciao Chucky vola libero …..come noi ti giuriamo che questo potere sporco odioso e brutto un giorno lo batteremo…..e quel giorno sarà inesorabbile….e tu sarai con noi!!!

 

Il RICORDO DEI COMPAGNI IRPINI

Scrivere in questo momento è sicuramente difficile, ma non ci si può esimere dal ricordare Chucky (Leonardo Vecchiolla) nel modo che possa maggiormente rendergli giustizia. Chucky era un libertario, un combattente, uno che si precipitava a capofitto in qualsiasi vertenza che gli capitasse a tiro. Era una presenza fissa in tutte le manifestazioni più importanti. Lo faceva a modo suo, con un po’ di ingenuità e in ogni caso sempre da “cane sciolto” (non ha mai aderito stabilmente a nessuna organizzazione). Chucky è stato sempre animato da un profondo altruismo, dalla necessità incessante di combattere per un mondo migliore. Nessuno può sapere i motivi che lo hanno portato a decidere di farla finita, sappiamo però che Leonardo ha subito qualcosa che nessuno di noi ha mai subito: un’accusa ingiusta . Chucky, infatti, fu costretto ingiustamente ad un mese di carcere per i fatti del 15 ottobre 2011 a Roma ed il suo nome fu sbattuto sulle prime pagine dei giornali per essere associato ad accuse infamanti. Sappiamo anche che viviamo un tempo meschino in cui ci allontaniamo gli uni dagli altri, in in un sistema malato che trascina nel proprio fallimento l’esistenza di milioni di persone. Non possiamo che riflettere su questo.

Chucky, non doveva finire così.

I compagni irpini

Il RICORDO DI CHUCKY DA PARTE DI DAVIDE ROSCI

Il sequestro di stato che perdura ormai da quasi mille giorni mi impedisce di dargli l’ultimo saluto e pertanto con questa lettera affido il mio pensiero a Leonardo Vecchiolla detto Chucky che ieri, lunedì 1° settembre 2014, ha deciso di abbandonare questa infame vita terrena per un mondo che speriamo tutti sia veramente migliore e giusto.

Con le lacrime agli occhi mando il mio più profondo sentimento di vicinanza umana ai famigliari di Leonardo e in particolar modo alla sua creatura di soli tre anni che da oggi, purtroppo, non avrà più un padre.

Sono tante le sensazioni che attraversano il mio corpo e la collera mi assale. Grido, con la voce che mai nessuna galera potrà soffocare, la mia rabbia contro un sistema fascista che in modo diretto è responsabile della morte di Leonardo. Hanno con accuse infondate e senza uno straccio di prove sbattuto, nei giorni seguenti gli scontri di Roma del 15 ottobre 2011, Leonardo in galera segnando per sempre la sua vita.

So cosa significhi essere accusato ingiustamente e per di più per reati che non dovrebbero neanche esistere nel nostro ordinamento giuridico perché figli del Fascismo, ho vissuto anche io una carcerazione inumana e conosco, e non mi vergogno a dirlo, quei pensieri che hanno portato Leonardo a compiere quel gesto estremo.

Oggi è il giorno del dolore e che le lacrime solchino pure il nostro viso, ma da domani ricordiamoci di onorare Chucky tornando a lottare attivamente contro tutte quelle ingiustizie per le quali lui combatteva in prima linea. Lo dobbiamo a Chucky ed a anche a noi stessi.

Che la terra ti sia lieve Compagno Chucky, per te continueremo a resistere.

Davide Rosci detenuto politico per gli scontri di  Roma del 15 Ottobre 2011

 

Un ricordo di Chucky da parte di una NoTav

Era freddo quell’inverno di inizio anno 2012, con la neve in Clarea ed alla baita tanti pettirossi che si ritrovavano per becchettare briciole e semi lasciati dai tanti visitatori di passaggio.

Tanti umani provenienti da tanti luoghi, da tante storie che qui si incontravano nella quotidiana  salita per la  preghiera al pilone, ancora ben ritto nel suo bosco a ridosso delle recinzioni, che lente avanzavano con prepotenza.

Qui un giorno incontrammo Chucky, vestito di abiti leggeri, tutto un tremore per il freddo e per un freddo più intenso ancora che aveva nel cuore, frutto di esperienze passate e di paure non abbandonate. Qui Chucky rimase un po’ di tempo ed iniziò a venire al pilone, a farsi e farci domande sul senso del vivere… un giorno mi chiese un piccolo vangelo quotidiano e con questo proseguì il suo cammino nella vita..

Più tardi venni a conoscenza di alcune vicende da lui vissute ed iniziai a comprendere meglio quel suo freddo che non lo abbandonava mai..
Ritornò Chucky altre volte, lo ricordo seduto sulla spalletta del ponte della Clarea e ricordo i suoi occhi di pochi mesi fa, ancora sul sentiero, da solo, sul far della sera, deciso a salire, attraverso i boschi, a Chiomonte…. Sempre con quella sua domanda inespressa dentro e con una notizia nuova, quello di essere diventato padre di un bimbo che, forse, non poteva vedere…..

Poi ieri la notizia di un suo ulteriore viaggio, attraverso un sentiero che tutti noi, prima o poi, andremo a percorrere.. una notizia ascoltata con sofferenza e con la certezza che quella sua grande sete di giustizia, di conoscenza ora ha trovato le risposte certe.
Mi piace pensarlo con quel suo sorriso un poco timido, con gli occhi brillanti a guardare noi, umani ancora legati all’astronave terra, presi da tante cose futili e così spesso incapaci di ritrovarci umani bisognosi di amore, ascolto, tenerezza….

Non andare troppo lontano Chucky, vieni qualche volta a ricordarci le cose essenziali. E regalaci un poco di quella stupenda meraviglia che ora stai guardando…… arrivederci…

Gabriella

 

leggi anche:

Io, Chucky Vecchiolla vittima di repressione parte 1

Io, Chucky Vecchiolla vittima di repressione parte 2

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