Bologna: CPT di via Mattei: giovane in fin di vita nel tentativo di fuggire

Said Ettalvi, questo il suo nome, era riuscito a salire sui tetti del Centro di Detenzione. Per tentare di raggiungere la recinzione esterna si lanciato nel vuoto, con un volo di più di otto metri di altezza. E’ caduto però all’interno del perimetro del CPT riportando fratture alle gambe e probabilmente alla schiena. Ricoverato all’ospedale Sant’Orsola, gli è stata pronosticata la “prognosi riservata”.
Adesso qualcuno si chiederà le ragioni di un simile gesto di disperazione… noi sappiamo, invece, di chi sono le responsabilità: di chi ha deciso di costruire e di far vivere strutture in cui i diritti delle persone non esistono.
Dai lager possono uscire solo sofferenza e annientamento psico-fisico. Quindi, per favore, i vari politici a cui piace sciacquarsi la bocca con la parola “diritti”, vi chiediamo di versare le solite lacrime di coccodrillo. Dovevate fare qualcosa per chiuderli i CPT, ma non lo avete fatto
fonte: http://www.zic.it/
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