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Bologna: Ancora repressione contro gli studenti dell’Onda

L’anno trascorso è stato caratterizzato da due elementi con i quali l’imminente autunno si confronterà nuovamente: la crisi globale ed i movimenti che ad essa si oppongono. Bologna è stata attraversata per mesi da un’ondata di conflitto sociale che aveva come protagonista il mondo della formazione, migliaia e migliaia si student*, precar* e insegnanti. Un’ondata di aria pura che parlava di saperi liberati dalla mercificazione, di diritti, welfare e accesso al reddito per tutt*, contro le ossessioni securitarie, i tagli alla cultura, la precarietà. Di fronte a queste istanze, la ministra Gelmini e il governo Berlusconi hanno saputo rispondere solo tramite le questure, con centinaia di denunce e gli arresti di Luglio nel corso dell’operazione Rewind. Ma non sono riusciti afermare l’Onda, non sono riusciti a bloccare la voglia di lottare per una vita migliore. Nonostante non sia ancora incominciato il nuovo anno accademico, ci viene nuovamente mandato un messaggio chiaro: l’unica risposta che avremo sarà nuovamente repressiva. Infatti in questi giorni sono state recapitate decine di denunce ad attivist* dell’Onda culminate con una grave provocazione: è stato emesso un foglio di via da Bologna per uno studente di 21 anni, contestandogli l’aver tracciato una scritta di solidarietà nei confronti degli studenti arrestati a Luglio. La sproporzione e la gravità del fatto risultano lampanti. E’ allucinante ricorrere a questi provvedimenti acquisiti direttamente dalla giurisprudenza del Ventennio nei confronti di un attivista che si è sempre messo in gioco pubblicamente nelle assemblee e nelle piazze. Siamo ormai stufi di ripeterlo, ma non è così che ci fermeranno..Stiamo tornando, più forti e determinati che mai..
Onda Anomala Bologna
fonte: zic.it

Comments ( 1 )

  • Tanto la proporzione tra reato e pena è morta da tempo. Col presidente del consiglio che ha scambiato il modesto reato di diffamazione per il delitto di lesa maestà e manda querele milionarie che perderà (ma di tale sconfitta nessuno parlerà) e vede nemici dappertutto perchè ormai non lo sostiene più nessuno (sì, signori, è proprio come l’ imperatore Claudio, sebbene nei limiti imposti dai tempi e dalla democrazia)… Ormai la minaccia maggiore sembrano essere le offese al decoro e la criminalità dei ladri di polli. C’è chi vorrebbe delle forze dell’ordine tagliate su misura a gusti estetici più che necessità civiche, criteri da nobiluomini di un tempo. La scritta sul muro, le cicche per terra, i vu’ cumprà. Sono reati minori, ma quello è ciò che turba cittadini anziani e danarosi che altro non conoscono che i centri storici, che pretenderebbero eleganti, silenziosi, gelidi e perbene quando una città viva e attiva di necessità non può assomigliare ad un salotto, tanto più se i suoi abitanti sono a corto di etica pubblica e in ogni caso non sono conti e marchesi come vorrebbe questa triste italia con tanti pregiudizi quante le rughe…

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