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Blitz repressivo ai danni dei No Muos: denunciati i “liberatori” del pozzo

Tre i militanti convocati, stavolta, dalla questura di Niscemi, in base agli articoli 682-337, in seguito all’azione compiuta il 25 aprile 2014 con la quale veniva “liberato” un pozzo illegittimamente “assorbito” dalla base del Muos. Le accuse sono di aver fatto accesso in luoghi ove è vietato l’accesso per interesse militare dello stato e per aver ostacolato l’attività di video ripresa del personale della polizia scientifica al fine di impedire l’identificazione degli autori del danneggiamento ed agevolarne l’azione delittuosa . Questo quanto scrive la procura di Caltanissetta.
Repressione che non pare per nulla intimidire i militanti del comitato cittadino, che dichiarano: “Noi rivendichiamo ora più che mai quell’azione e rimandiamo al mittente, lo stato, queste accuse. Stato che tenta di reprimere i movimenti in lotta con la repressione .Continueremo a varcare quel territorio perche noi ci siamo e ci saremo sempre, perche la terra non si abusa, la lotta non si arresta. No Muos ora e sempre .”

L’appuntamento, per tutti-e-*, è dal 6 al 12 agosto al campeggio No Muos, per reagalare agli americani ed alle loro basi una calda estate di lotta.

Qui la cronaca dell’azione No Muos del 25 Aprile

da OfficinaRebelde

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