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Attacco di crumiri e polizia al presidio Si.Cobas alla Clo di Pieve Emanuele (MI)

Doppia aggressione oggi, lunedì 8 maggio, ai lavoratori in presidio con il Si Cobas fuori dal centro merci Coop di Pieve Emanuele, alle porte di Milano.

Da 5 giorni i lavoratori bloccano ingresso e uscite perl’applicazione integrale del CCNL di categoria, il riconoscimento dei corretti livelli d’inquadramento e un ticket mensa, minimo sindacale per riconoscere la dignitá dei lavoratori. Già alcune notti fa erano stati esplosi dei colpi di pistola in aria contro il picchetto, a scopo intimidatorio. Stamattina invece vigilantes, mazzieri e crumiri delle coop che hanno in appalto i servizi di facchinaggio hanno aggredito il presidio. Fuori dal centro merci della Clo Logistic “giá di primo mattino erano iniziate a circolare notizie rispetto a intollerabili provocazioni da parte di alcuni autisti (probabilmente fomentati e organizzati dai responsabili dell’azienda) e di personaggi esterni al magazzino (apparentemente bodyguard assoldati per effettuare il lavoro sporco)” scrive in un comunicato il Si Cobas di Milano – “che hanno tentato ripetutamente di attaccare i lavoratori in sciopero; tutti tentativi rispediti al mittente dal sangue freddo e dalla determinazione dei lavoratori in lotta!”

Poi sono arrivati carabinieri e polizia, che hanno pure loro caricato il picchetto. In totale il Si Cobas parla di almeno 4 lavoratori feriti, soccorsi con le ambulanze. Il punto pomeridiano con Asmeron del Si Cobas Milano dalla Coop di Pieve Emanuele. Ascolta o Scarica.

Non si tratta della prima aggressione al presidio di lavoratori: durante la prima notte di blocco sono stati esplosi alcuni colpi intimidatori. Riepiloga in mattinata quanto accaduto e ci aggiorna su come procede la resistenza operaia Asmeron del Si Cobas. Ascolta o scarica
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il comunicato del SI Cobas su quanto avvenuto poche ore fa a Pieve Emanuele in provincia di Milano davanti al magazzino della Coop.

È in corso proprio in questi minuti uno sgombero brutale del presidio dei lavoratori, dipendenti della CLO e operativi presso il magazzino della Coop di Pieve Emanuele (Milano), da parte di reparti di carabinieri in tenuta anti – sommossa. Le prime notizie ci raccontano di almeno 4 feriti tra i lavoratori e l’intervento di ambulanze davanti al magazzino.

Giá di primo mattino erano iniziate a circolare notizie rispetto a intollerabili provocazioni da parte di alcuni autisti (probabilmente fomentati e organizzati dai responsabili dell’azienda) e di personaggi esterni al magazzino (apparentemente bodyguard assoldati per effettuare il lavoro sporco) che hanno tentato ripetutamente di attaccare i lavoratori in sciopero; tutti tentativi rispediti al mittente dal sangue freddo e dalla determinazione dei lavoratori in lotta!

In questi minuti i lavoratori, dopo 5 giorni di sciopero ai cancelli del magazzino Coop, stanno resistendo alla violenza delle forze dell’ordine che come sempre intervengono per provare a rompere il fronte di lotta, ristabilendo l’ordine padronale.

Scene che rimandano a quegli stessi scioperi del 2019, nei magazzini sempre Coop di Tortona e Siziano, dove nuovamente la CLO – che ama rappresentarsi come cooperativa “di sinistra” attenta ai bisogni dei lavoratori – anche in quelle occasioni si era resa protagonista di attacchi inaccettabili contro i lavoratori in sciopero, tentativi di sfondamento dei picchetti, utilizzo di squadracce e crumiri per intimidire scioperanti e solidali!

Oggi la stessa violenza e tracotanza padronale si tenta di utilizzarla al magazzino di Pieve Emanuele dove – nel silenzio assordante del committente Coop che, ancora una volta, resta silente di fronte a questi fatti gravissimi – padroni, crumiri, bodyguard e forze dell’ordine tentano di spezzare la coraggiosa resistenza dei lavoratori, in sciopero da 5 giorni per rivendicare anche in quel magazzino, al di lá delle chiacchiere etiche e solidali di Coop e CLO, l’applicazione integrale del CCNL di categoria, il riconoscimento dei corretti livelli d’inquadramento, una trattativa per il riconoscimento di un ticket mensa e il rispetto della dignitá dei lavoratori!

A queste richieste si è risposto con violenze, forzature, ricatti e vere e proprie intimidazioni mafiose, dato che è notizia di venerdí scorso, durante la seconda giornata di sciopero, addirittura dell’esplosione di alcuni colpi di pistola in aria (da parte di ignoti) nel tentativo di spaventare i lavoratori.

Questo il clima che si stá costruendo contro la lotta di questi lavoratori. Seguiranno sicuramente aggiornamenti durante la giornata, ma con altrettanta certezza c’è la necessità di rilanciare la lotta e la mobilitazione, con il sostegno incondizionato ai lavoratori in lotta!

Avanti S.I. Cobas! Toccano uno, toccano tutti!

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