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Appello: Libertà per il movimento No Tav!

All’alba del 26 gennaio, su ordine della Procura della Repubblica di Torino, è scattata in molte città italiane una retata contro il movimento No Tav: una quarantina di persone sono state colpite da provvedimenti cautelari e sono attualmente in carcere o agli arresti domiciliari. Come già successo più volte nel recente passato, si fa ricorso a misure preventive e liberticide.
Da 22 il Movimento No Tav si batte contro la costruzione di un’opera costosa e inutile, è animato dalla quotidiana partecipazione di decine di migliaia di persone che vivono nella Val di Susa, è riuscito a guadagnare consenso e supporto generalizzati, perché rappresenta una lotta per i beni comuni e per una democrazia radicale. Con l’aggravarsi della crisi economica, il movimento contro il Tav è diventato un punto di riferimento.
Alla luce di tutto questo, denunciamo e respingiamo l’operazione della procura della Repubblica di Torino e i suoi chiari obiettivi di intimidazione del movimento. Invitiamo tutti coloro che difendono i beni comuni e i valori della libertà a prendere posizione, esprimendo la propria vicinanza e solidarietà al movimento No Tav. Chiediamo l’immediata scarcerazione degli arrestati e la fine di tutte le misure cautelari.



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