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Ancora una volta: Antifascisti condannati, fascisti protetti

Giovedì 22 settembre il Tribunale di Modena ha condannato in primo grado 4 antifascisti Modenesi, due militanti del movimento politico Sinistra Classe Rivoluzione e due militanti dello spazio sociale Guernica.
matteo-parlatiMatteo Parlati (Delegato sindacale della Fiom alla Ferrari di Maranello nonchè bassista del gruppo musicale Banda POPolare dell’Emilia Rossa), Matteo Pirazzoli (studente), Matteo Rossi (operaio) ed Enrico Semprini (già agli arresti domiciliari in conseguenza degli ultimi arresti contro i No Tav di questa estate) sono stati condannati  a 9 mesi (con pena sospesa) per resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti sono accaduti il 28 ottobre 2011, quando prefettura e questura di Modena autorizzarono una iniziativa presso l’Hotel Europa del movimento neofascista Fiamma Tricolore per celebrare l’anniversario della marcia su Roma. In quella occasione venne organizzata una contromanifestazione da tutte le realtà antifasciste del territorio che si tradusse in un presidio davanti all’Hotel in questione.
Alla richiesta degli antifascisti di poter entrare ed impedire una iniziativa che era palesemente di apologia del fascismo, la questura rispose con le cariche. Nella colluttazione la rottura di un vetro causò una lieve ferita ad una esponente della Digos.
Questo spinse la questura a sporgere denuncia per una situazione da loro stessi creata e in cui ad essere picchiati a suon di manganello sono stati proprio i manifestanti ed in particolare i 4 condannati.
Ancora una volta la giustizia dei padroni ha fatto vedere qual è il suo vero volto. Come sempre dal 25 aprile 1945 ad oggi, lo stato borghese difende e protegge i fascisti e condanna e reprime gli antifascisti.
Una cosa è certa, non saranno queste condanne ad intimidire chi, come questi 4 compagni, lotta contro il capitale ed i suoi gendarmi e per cambiare lo stato di cose presente.

 

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