Cosa sono le Mandela Rules, le regole internazionali violate dal 41 bis. Il codice ha come sottotitolo una frase chiara: definizione degli standard minimi di trattamento dei detenuti. Standard minimi vuol dire che al di sotto di questi si esce dal consesso dei paesi civili. Ma l’Italia se ne infischia
di Piero Sansonetti
Regola 43 (…) In particolare, sono vietate le seguenti pratiche:
(a) Indefinito isolamento; (b) L’isolamento prolungato; (…)
Regola 44. Ai fini di queste regole, l’isolamento si riferisce al confinamento di detenuti per 22 ore o più al giorno, senza significativo contatto umano. L’isolamento prolungato si riferisce all’isolamento per un periodo di tempo superiore ai 15 giorni consecutivi.
Ecco, in questo giornale troverete un ampio estratto delle “Mandela Rules”, approvate dall’assemblea generale dell’Onu nel 2015. L’Italia, come la gran parte dei paesi civili, le approvò. Qui sopra vi abbiamo trascritto un pezzettino della regola 43 e della regola 44. Sono chiarissime. Non richiedono interpretazioni. Non servono avvocati o giuristi, o magistrati per decodificarle. Dicono una cosa semplicissima: l’isolamento per i detenuti può durare al massimo 15 giorni.
E’ chiaro, no? Poi le altre regole spiegano come vanno trattati i detenuti, quale deve essere il rispetto nei loro confronti, come va ridotta al minimo l’afflizione, e affermano che alla pena della privazione della libertà non può essere aggiunta nessuna pena accessoria. Proclamano solennemente che il carcere duro è illegale. Il carcere non deve mai essere duro e deve essere finalizzato solo ad evitare la reiterazione del reato e a facilitare il riscatto e la rieducazione del detenuto.
Questo codice internazionale in italiano si chiama “Codice Mandela” perché fu ispirato da Nelson Mandela, leggendario combattente sudafricano contro il razzismo e la repressione, che trascorse 27 anni della sua vita in carcere. Il codice ha come sottotitolo una frase chiara: definizione degli standard minimi di trattamento dei detenuti. Standard minimi vuol dire che al di sotto di questi si esce dal consesso dei paesi civili.
Le regole furono approvate otto anni fa. Nel dicembre del 2015. Nelson Mandela in particolare si batté perché questo codice, che è più avanzato, sostituisse le regole previste dalla Convenzione di Genova del 1955. Allora Mandela non era stato ancora incarcerato. La sua battaglia, dalla prigione, contro il regime segregazionista di Pieter Botha è molto conosciuta. Oggi l’Italia dovrebbe scegliere: con Mandela o con Botha? Con la civiltà o con gli Stati canaglia? La domanda è rivolta a molti. In particolare al ministro Nordio. (Botha alla fine della sua vita si convinse ad abbandonare le posizioni razziste e ad accogliere almeno alcune delle idee di Mandela).
da L’Unità
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