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24 gennaio 1982

lotta continua

Il quotidiano Lotta continua pubblica una “memoria offensiva” del professor Alberto Magnaghi, arrestato il 21 dicembre 1979 nell’ambito dell’inchiesta su Autonomia, la cui carcerazione è stata prolungata, come per gli altri indiziati, in assenza di processo.

Magnaghi denuncia “il livello di subordinazione raggiunto dalla magistratura a precisi indirizzi politici, quando non di partito” e altresì “come, sotto la etichetta giuridica della ‘banda armata’ e delle ‘leggi anti- terrorismo’, si sia aperta una sfrenata corsa alla criminalizzazione sociale con effetti devastanti nella procedura penale”. Egli ricorda fra gli altri episodi “le parole del giudice al mio difensore ‘avvocato, gli faccia dire qualcosa che glielo metto fuori’, con riferimento alla legislazione premiale per i delatori. Chi non ha nulla da confessare e nessuno da accusare? La cultura del sospetto vuole che sia inevitabilmente colpevole: colpevole appunto, di non collaborazione”.

L’ 8 giugno 1987 la Corte di Assise di Appello di Roma assolverà Alberto Magnaghi da tutte le imputazioni “per non aver commesso il fatto”.

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