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Il 15 ottobre 2011 non è finita!! Organizzarsi e organizzare la solidarietà

Sono trascorsi sette anni dalla giornata ribelle del 15 ottobre 2011 a Roma e di quella giornata ricordiamo la resistenza di piazza, le azioni contro i luoghi simbolo della crisi, i tentativi di omicidio delle forze dell’ordine, la bellezza sana e genuina di quella parte del corteo che non ha chinato la testa e girato le spalle dall’altra parte.

C’è chi, come me, la maggior parte di questi anni li ha passati agli arresti o subendo altre restrizioni.

C’è chi, come me, sta affrontando il processo con l’accusa di devastazione e saccheggio per quella giornata.

Per chi ha subito e continua a subire la repressione, quella giornata non è un ricordo ma è viva tutt’ora perché non è finita.

La repressione non si è fermata, non è andata in vacanza col caldo di agosto o negli altri periodi dell’anno dove si festeggia e si dimentica. La repressione e stata sempre presente e persistente per isolare chi colpito e arginare la solidarietà di chi restava al suo fianco. La solidarietà è cessata, non perché i repressori sono più forti, ma perché il tempo fa cadere tutto nel dimenticatoio ed è diventata una consuetudine vedere compagni e compagne processati e lasciati soli, soprattutto chi non milita in strutture e movimenti politici organizzati. Non c’è una solidarietà di serie A e una di serie B, c’è la SOLIDARIETA.

Nei tempi moderni è più facile ricordare una camionetta in fiamme che un compagno che marcisce agli arresti. Il 15 ottobre non usare i social per diffondere una foto, aderisci alla campagna di solidarietà per gli imputati del 15 ottobre lanciata dall’assemblea del Campetto Occupato di Giulianova. Organizzati e fai parlare di solidarietà i muri della tua città, convoca un presidio per allargare a tutti e tutte la solidarietà, organizza un benefit (cena, concerto o altro) per sostenere le esigenze degli imputati.

Alcuni compagni e compagne di Roma hanno attivato una cassa di solidarietà a sostegno di noi imputati, “La Lima”. Questa cassa non è un semplice salvadanaio che sostiene le difficoltà economiche di chi subisce un processo, ma un mezzo per ricostruire e riorganizzare la solidarietà attorno a tutti gli imputati. Sosteniamola tutti e tutte. Nessun compagno va lasciato, nessun processo va messo nel dimenticatoio, oggi più che mai c’è la forte necessità di costruire un grande movimento solidale a sostegno di quanti subiscono la repressione e di quanti lottano per le strade ogni giorno.

Lunedì 15 ottobre 2018 non stare a guardare, agisci.

Mauro Gentile imputato 15 ottobre

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