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Giovane attivista italiana fermata a Istanbul

Si trova un centro di detenzione in attesa di espulsione. Intanto, nonostante i divieti imposti da Ankara e 164 fermi, in tutto il Kurdistan si festeggia il Newroz, il capodanno curdo che saluta l’arrivo della primavera.

Una 24enne studentessa milanese, Giovanna, appena arrivata a Istanbul è stata fermata sabato sera dalla polizia turca in un internet café di Istanbul con l’accusa di aver pubblicato sui social network “materiale di propaganda” a favore del Pkk curdo.

Giovanna si trova ora in un centro di detenzione per stranieri a Istanbul, in attesa di espulsione. La ragazza era giunta in Turchia da pochi giorni e alloggiava in un albergo di Sultanahmet.

La tensione poliziesca nel paese è altissima: alle bombe degli ultimi giorni ad Ankara e Istanbul si aggiunge infatti oggi il riflesso muscolare di Erdogan in occasione del Newroz, il capodanno curdo che rappresenta la ricorrenza più importante per la comunità. I festeggiamenti sono stati vietati in quasi tutta la Turchia – compresa Istanbul, dove ci sono stati ben 164 fermi -.

Nonostante divieti e tensioni, sono già decine di migliaia le persone in festa nel sud-est della Turchia, a partire da Amed (Dyarbakir), la principale città curda.

KOBANE – Grande festa anche in Rojava, nei cantoni liberati di Jazira, Afrin e Kobane, nella Siria settentrionale, che da pochi giorni hanno dichiarato la propria autonomia dal governo di Damasco pur nell’ambito di un unico Stato sovrano, quello siriano, secondo i dettami del confederalismo democratico di Abdullah Ocalan.

Da Kobane Luigi, della Carovana per il Rojava di Torino e nostro corrispondente. Ascolta o scarica qui.

da Radio Onda d’Urto

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