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Ventimiglia: Sgombero del presidio permanente No Borders

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Dietro l’indicazione diretta, quindi, dello stesso Alfano, all’alba 12 blindati e oltre un centinaio di agenti in assetto antisommossa hanno iniziato lo sgombero del No Border Camp di Ventimiglia.

La frontiera di Ponte San Ludovico a Ventimiglia è chiusa e letteralmente blindata.

C’é stato un fermo e ad ora alcune persone si sono tuffate in mare. A essere fermato pare sia stato un reporter francese molto attivo all’interno del Presidio-

L’aria dello sgombero era stata percepita abbondantemente già nella giornata di ieri, con il Presidio che si è disposto a passare una nottata di resistenza erigendo barricate di fronte alle tende e scrutando il vai e vieni sempre più pressante della celere.

In prima mattinata sono sopraggiunte dodici camionette e le operazioni di polizia sono state eseguite in modo brusco quanto repentino.

Al grido di “Siamo Tutti Clandestini” e “We’re not goin’ back!” i presidianti si sono attestati sugli scogli, rendendo difficoltose le mosse della controparte.

Il presidio é nato l’11 giugno, dopo la nota resistenza all’identificazione forzata di decine di migranti sugli scogli di Ventimiglia.

Attivisti e migranti nella serata di ieri avevano ricevuto l’avviso dello sgombero grazie ad una fonte informale; per questo già nella notte avevano provveduto a spostare parte del materiale del presidio e hanno riportato la protesta sugli scogli, proprio come era successo durante un primo sgombero lo scorso giugno. Diversi i fermati, mentre solidali e migranti hanno resistito per ore, fino al tardo pomeriggio, sugli scogli, nonostante la polizia impedisse l’arrivo di cibo e acqua, mentre una ruspa ha spazzato via, dopo oltre tre mesi, il presidio sotto il ponte ferroviario.

“Da stamattina all’alba centinaia di agenti, tra Polizia e Carabinieri, con tanto di ruspe, hanno sgomberato il Presidio dei migranti al confine di Ventimiglia. I migranti, insieme alle persone che li sostengono da oltre tre mesi, per adesso si sono rifugiati sugli scogli. Proprio come accade l 11 giugno scorso, giorno d’inizio della lotta al confine italo-francese nella speranza di raggiungere i propri parenti, familiari, o comunque un altro paese dove poter realizzare il proprio sogno”, riferisce Aboubakar Soumahoro, portavoce della Coalizione Internazionale dei Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti Asilo (CISPM) e membro dell’Esecutivo Nazionale USB.
“Questo sgombero congiunge l’Italia con la politica dei muri voluti da Viktor Orbán in Ungheria e mette a nudo l’ipocrisia delle lacrime del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro degli Interni Alfano, comprese quelle forze politiche locali complici, quando nei giorni scorsi si sono riempiti la bocca di umanità di fronte agli oltre 22 mila morti nel mar Mediterraneo. La verità – accusa  Abu Soumahoro – è che tutti hanno guadagnato in termini elettorali da questa loro campagna di disumanizzazione con derive razziste ai danni dei migranti e con la criminalizzazione di chi lotta accanto loro”.
Continua Soumahoro: “Quello che non si vuole ammettere, anziché strumentalizzare o buttare fango sulle ragioni del Presidio No Borders, è che i migranti sono stati condannati a vivere sugli scogli per colpa delle politiche dell’Unione Europea in tema di diritto all’asilo, come dimostra il Regolamento Dublino. Una vera gabbia creata attorno alla vita delle persone”.
“Parlare di Unione Europea calpestando la vita e la dignità degli esseri umani, in particolare di chi fugge dalle guerre, è sinonimo di decadenza nonché del fallimento della stessa UE come istituzione politica. Noi non faremo mancare la nostra solidarietà a questa lotta per la vita delle persone, indipendentemente dal colore della pelle e della provenienza geografica. Per questi motivi saremo presenti sin dalle prossime ore in tutte le iniziative di mobilitazione indette da qui fino alla Settimana Nazionale di Azione del prossimo 17/24 ottobre”, conclude il portavoce CISPM.

La novità delle ultime ore arriva dal Viminale. A prendersi la paternità dello sgombero, nonostante le critiche arrivate da Sel e Cinque Stelle, è stato infatti direttamente il ministro Alfano, che a Rainews24 ha dichiarato: “Abbiamo affermato un principio di legalità: non si può stare nel nostro paese pensando di fare quello che si vuole. O rispetti le nostre regole o altrimenti vieni sgomberato”.

Altri noborder e studenti di Scienze Politiche di Mentone nel pomeriggio hanno protestato anche alla vicina frontiera con la Francia, chiusa da stamattina al valico di San Ludovico e aperto invece solo in direzione di Ponte San Luigi. Il loro tentativo di portare aiuti concreti è stato però stoppato dalla polizia.

Dopo ore sotto il sole, intorno alle 17,30 imigranti e solidali hanno lasciato gli scogli. I migranti sono stati accompagnati al centro della Croce Rossa di Ventimiglia, senza alcuna identificazione e denuncia a loro carico. I solidali sono stati portati in caserma e lì saranno notificate le denunce per occupazione ma non verranno dati fogli di via.

I sudanesi, eritrei e pakistani, che questa mattina non ce l’hanno fatta a raggiungere gli scogli, sono stati fermati dalla polizia e portati a Genova, costretti a salire su un un aereo per una destinazione ancora sconosciutafa.
L’attivista francese arrestato questa mattina è stato picchiato dalla polizia in questura.

 

Ascolta la diretta dal PresidioNoBorders (RadioBlackOut):

Per le ore 12 è stata indetta una manifestazione a Ventimiglia perchè compagn* bloccati e impossibilitati a recarsi

Arrivano intanto i primi attestati di solidarieta’:

– Torino, h.18 in Piazza Castello davanti alla Prefettura. Qui evento fb

– Milano, h.18 in Piazza Duca D’Aosta (Stazione Centrale). Qui evento fb

– Brescia, h.21,30 in Largo Formentone. Qui evento fb

– Bologna, h.18,30 in Piazza delle Medaglie d’Oro (Stazione Centrale). Qui evento fb

– Firenze, h.18,30 in Piazza Ognissanti. Qui evento fb

– Roma, h.18 in Piazzale Esquilino (nei pressi del Viminale). Qui evento fb

[Seguiranno aggiornamenti]

 

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