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Venezia: Accusati di lesioni cinque poliziotti

A più di cinque anni dai fatti, il pubblico ministero Massimo Michelozzi si appresta a chiedere il rinvio a giudizio sia di cinque poliziotti accusati di aver brutalmente picchiato due ragazzi veneziani negli uffici della Questura sia dei due giovani, ma anche della loro madre e del padre – poliziotto pure lui – per resistenza, ingiurie e diffamazione. Il magistrato ha infatti nei giorni scorsi depositato gli atti mettendoli a disposizione degli avvocati della difesa.

I fatti si erano svolti la sera del 2 aprile 2009 in fondamenta dei Cereri, a due passi da campo Santa Margherita. Tommaso e Nicolò De Michiel, allora rispettivamente 23 e 25 anni, stavano rientrando a casa e si erano messi a litigare poco prima di raggiungerla, urlavano e qualcuno aveva chiamato la Polizia per il chiasso. Era arrivata una Volante e i due erano stati portati negli uffici di Santa Chiara: i poliziotti hanno sempre sostenuto che i due erano in stato di ubriachezza e che avevano cominciato già dal momento in cui erano stati caricati in barca a dimenarsi e a colpire i poliziotti. In realtà, Nicolò De Michiel ha presentato ricorso contro l’accusa di ubriachezza e il giudice di pace gli ha dato ragione, sostenendo che «non emerge» alcuna responsabilità per quanto riguarda l’ubriachezza e in quel procedimento ha testimoniato l’inquilina di un palazzo che dalla finestra ha seguito il controllo dei poliziotti della Volante ed ha raccontato che i due ragazzi erano tranquilli e che non avevano litigato. Negli uffici della Questura uno dei due fratelli ha dubito lesioni guaribili in 40 giorni (la frattura di due costole, contusioni multiple) . I poliziotti Roberto Bressan, Raffaele Boccia , Guerrino Paolilli, Marco Cristiano e Andrea Patisso sono accusati di averli picchiati e di aver loro procurato lesioni: li avrebbero colpiti con calci e pugni anche quando erano a terra.

La madre dei due ragazzi, Simonetta Cordella, deve rispondere di ingiurie perché, in Questura, avrebbe accusato i poliziotti di aver picchiato i suoi figli senza motivo, dando loro degli animali. Infine, il padre Walter De Michiel, poliziotto in servizio al Porto, durante la manifestazione organizzata in solidarietà ai due ragazzi in campo Santa Margherita era intervenuto , si era dissociato dall’operato dei colleghi e aveva detto: «non tutti i poliziotti si comportano così, anzi la maggior parte di noi rispetta e segue le leggi».

Giorgio Cecchetti da La Nuova di Venezia e Mestre

 

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