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Usa: Trump a caccia di migranti ma incontra resistenza. La polizia uccide un anarchico solidale vicino seattle.

Il 69enne anarchico e antifascista Willem Van Spronsen, aderente al “Puget Sound Anarchists” – network anarchico e antifascista del Pacifico nordoccientale – è stato ucciso dalla polizia mentre cercava di dare fuoco ad alcuni mezzi di trasporto all’esterno di un centro di detenzione per migranti a Tacoma, vicino Seattle.

Negli Usa la caccia ai migranti voluta da Trump è scattata, anche se molte grandi città hanno chiesto alle proprie forze di polizia di non collaborare con gli agenti federali dell’Ice, l’agenzia statale dedita a cacciare i migranti una volta superato il confine ( Immigration and Customs Enforcement). Decine le manifestazioni e le proteste in tutti gli Usa contro i rastrellamenti voluti da Trump contro i migranti, bambini compresi, da ammassare in lager prima della deportazione.

Duemila i migranti nella lista nera di Trump, che nella notte italiana si è espresso con una serie di tweet pesantemente razzisti.  “Prima di criticare le politiche portate avanti negli Usa tornino nei posti corrotti e infestati dal crimine da cui sono venute” cinguetta Trump scagliandosi contro il gruppo di parlamentari progressiste e appartenenti alle minoranze guidate da Alexandra Ocasio-Cortez.

Un gruppo di cui fanno parte anche le deputate musulmane Ilhan Omar e Rashida Tlaib e l’afroamericana Ayanna Pressley. Per il tycoon le deputate, sempre piu’ influenti nel Partito democratico, dovrebbero tornare indietro e aiutare a sistemare le cose nei Paesi di origine “i cui governi sono una totale catastrofe, il peggio che esiste al mondo”, invece di criticare “la più grande e potente nazione sulla terra”. Immediata la replica delle interessate: Trump “è arrabbiato perché non accetta un paese che possa includere anche noi, non accetta che l’America ci ha eletto e che non abbiamo paura di lui” ha detto la Ocasio-Cortez, eletta deputata nel Bronx, New York, dove è nata..

WILLEM VAN SPRONSEN – E ci sono anche le azioni dirette: il 69enne anarchico e antifascista Willem Van Spronsen, aderente al “Puget Sound Anarchists – network anarchico e antifascista del Pacifico nordoccientale – è stato ucciso dalla polizia mentre cercava di dare fuoco ad alcuni mezzi di trasporto all’esterno di un centro di detenzione per migranti a Tacoma, vicino Seattle (clicca qui per il comunicato del Pudget Sound Anarchists”.

Il lager per migranti di Tacoma è gestito da una società privata, la Geo Group. All’interno della struttura possono essere reclusi fino a 1575 migranti in attesa di espulsione. L’uomo è stato – de facto – giustiziato dai colpi d’arma da fuoco della polizia.

Con noi c’è Martino Mazzonis, giornalista, americanista e nostro collaboratore sugli States. Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

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