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Turchia: 100 insegnanti in manette. 10 anni di cercere al legale di Gulen

Sono 945 le persone finite in prigione solo nell’ultima settimana, secondo quanto riferisce il ministero degli interni. Tra loro anche centinaia di oppositori curdi

Non si fermano mai le purghe del “sultano” Erdogan, che, dal fallito golpe del 2016, ha sbattuto in prigione migliaia e migliaia di persone, falciando tutti i settori della pubblica amministrazione e dell’opposizione politica. Un ciclo continuo diu arresti senza prove e di processi collettivi fuori dalle garanzie del diritto internazionale.

L’ultima rappresaglia della procura di Ankara ieri mattina con un ordine di arresto nei confronti di 107 insegnanti di scuole medie e superiore, tutti già precedentemente sospesi dai rispettivi posti di lavoro attraverso un secreto emesso con la procedura prevista dalo stato di emergenza, quest’ultimo in vigore in turchia dal 22 luglio 2016. Su tutti pesa il sospetto di legami con l’organizzazione Feto, guidata da Fetullah Gulen, imam e finanziere residen- te negli Usa, ritenuto da Ankara la mente del golpe fallito in Turchia il 15 luglio 2016. Dal tentativo di colpo di stato ad oggi sono circa 50 mila le persone in carcere perchè accusate di far parte della rete golpista; poco meno di 160 mila hanno invece perso il lavoro in seguito all’accusa di legami con l’organizzazione di Gulen.

Condannato invece a 12 anni di prigione da un tribunale di Izmir Feti Un, avvocato del predicatore islamico Fetullah Gulen, secondo Erdogan il grande orchestaratore del fallito Colpo di Stato dello scorso anno. Dal 1999 Gulen vive in esilio negli Stati Uniti e più volte Ankara ha chiesto a Washington di concedere l’estradizione.

Feti Un invece è stato considerato dai magistrati turchi non un normale avvocato difensore che svolge il suo lavoro ma addirittura un membro della presunta organizzazione terroristica del suo imputato. Un’amalgama che avviene spesso nella Turchia di Erdogan, ne sanno qualcosa i legali degli oppositori curdi finiti più volte nelle liste di proscrizione del regime.. Sono 945 le persone finite in manette nell’ultima settimana, secondo quanto riferisce il ministero degli Interni. La maggior parte 660 è sospettata di legami con la presunta rete golpista di Fethullah Gulen. Altre 206 sono state invece arrestate in operazioni contro il Pkk curdo, durante le quali, sempre secondo Ankara, sono stati «neutralizzati» 58 militanti, di cui 45 uccisi. Detenuti anche 63 sospetti affiliati all’Isis e 10 a gruppi illegali di estrema sinistra.

Dal tentato putsch, gli arresti per presunti reati di terrorismo in Turchia sono oltre 50 mila.

Victor Castaldi da il dubbio

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