Menu

Russia: Repressione e incarcerazioni alle vigilia delle elezioni

Il 18 marzo ci saranno le prossime elezioni in Russia. Il rito della rielezione del presidene avrà luogo in una parallela condizione di terrorismo interno e minaccia di una guerra nucleare. I servizi di sicurezza russi hanno iniziato una repressione di massa contro ogni tipo di dissenso contro il regime esercitando una pressione senza precedenti contro ogni dissidente: dai movimenti liberali agli anarchici.

I servizi di sicurezza federali hanno condotto una serie di arresti e di perquisizioni nelle abitazioni di anarchici ed antifascisti nell’autunno 2017. Sei anarchici da Penza sono stati arrestati e accusati di stare preparando un golpe. L’unica prova sarebbe stata che tutti loro erano giocatori di softair.

Durante i mesi di detenzione essi sono stati esposti a torture quotidiane fino a quando non si sono dichiarati colpevoli.

Anche a San Pietroburgo sono stati arrestati due anarchici nel gennaio 2018. Anche loro sono stati esposti a torture. I funzionari li hanno costretti ad imparare una confessione di colpevolezza che avrebbero dovuto ripetere davanti agli investigatori. Uno degli anarchici rapiti, Victor Filinkov è stato torturato in una foresta. Anche Ilya Kapustin è stato arrestato e torturato ma senza confessare.

Ancora raid sono stati condotti in crimea contro socialisti e anarchici in febbraio e marzo. Il primo ad essere detenuto è stato Eugenie Karkashev. La motivazione è stata una sua posizione  nel social network “vlontakte”. In un mese molti altri raid sono stati compiti nella penisola.

A mosca gli anarchici Kobaidze e Gorban sono stati arrestati e accusati per aver causato una presunta sconfitta del partito al potere. Addirittura gli è stato proibito di vedere gli avvocati se prima non avessero firmato una dichiarazione di colpevolezza. Tutto ciò in violazione di qualunque diritto.

A Chelyabinsk tre anarchici sono stati rapiti dai servizi segreti insieme ai relativi parenti. Sono stati torturati con corrente elettrica. Avrebbero dovuto ammettere di aver appeso degli striscioni contro la repressione.

Le nostre autorità sono così poco sicure in se stesse che ricorrono al terrore, ai rapimenti e alle torture, vedendo una minaccia in qualsiasi protesta di strada.

Allo stesso tempo la protesta e la massima diffusione di quanto sta succedendo possono davvero aiutare gli anarchici nelle carceri. Nessuno sapeva di quanto era successo agli anarchici di Penza e questo ha permesso ai servizi segreti di sottoporli a torture per molto più tempo. L’ ufficio del procuratore di San Pietroburgo è stato costretto a rivedere la dichiarazione estorta con la tortura di Victor Filinkov solo dopo la campagna internazionale del febbraio 2018.

Il silenzio e l’ inattività di oggi ci condannano agli arresti e ai rapimenti di domani.

Quindi, nella settimana che precede l’ elezione di Putin, dall’ 11 marzo invitiamo tutti a prestare particolare attenzione alle condizioni di terrore in cui si svolgono le elezioni. Oggi, boia e terroristi vogliono essere “eletti” per il nuovo mandato. Ora possiamo richiamare l’ attenzione dell’ opinione pubblica, possiamo limitare la portata del terrore oggi e possiamo posticipare il suo inizio domani. Solo la pressione pubblica può ostacolare il terrorismo di Stato. Chiediamo di agire. Serate di solidarietà, agitazione di strada, eventi informativi, spettacoli o raduni, tutto quello che si può, niente sarà vano.

Il nuovo mandato di Putin è un mandato di progionia per ogni russo.

Alcune Compagne ed alcuni Compagni russi

Indirizzi ed informazioni sui prigionieri russi: https://vk.com/wall-34380444_160487

 

Leave a Comment

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>