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Roma: Violente cariche e 5 fermi contro gli studenti alla MakerFaire in Università

E’ finita con violente cariche della polizia  la giornata di contestazione a Roma alla fiera MakerFaire all’università Sapienza di Roma.

Cariche corredate addirittura da lanci di idranti che hanno portato al fermo di cinque persone, e al ferimento di almeno altre dieci, che come tutte le altre protestavano all’interno della campagna “MakerFaire per chi?” contro la decisione di un tale impiego di risorse per questa fiera, rivendicando l’ingresso gratuito a questa e esprimendo la volontà che situazioni di questo tipo non si ripetano mai più.

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Il collegamento con Dario di Degage con Radio Onda d’Urto  Ascolta o scarica cliccando qui.

Qui sotto invece il video delle cariche, diffuso da Degage:

 

Spiega la campagna Maker Faire per chi? che stamattina centinaia di studenti si sono presentati a piazzale Aldo Moro per entrare liberamente nella loro Università rivendicando il libero accesso e comunicando con i visitatori in fila, anche loro davanti alla biglietterie di una Sapienza affittata come se fosse la fiera di Roma, recintata e circondata da un forte dispiegamento delle forze dell’ordine. La Sapienza ha delegato la gestione della situazione alle forze dell’ordine: una carica scomposta su tre fronti, accompagnata da getti di idranti ha tentato di disperdere il nostro presidio, provocando il violento fermo di cinque ragazz@. La campagna non si ferma qui. 

“Non siamo contro i makers. Non siamo contro chi vede questo evento come una possibilità. Vogliamo prendere parola e trovare un confronto sul tema dell’innovazione, della ricerca, della condivisione dei saperi e dei rapporti tra questi e i profitti di grandi aziende come quelle che sponsorizzano la Maker Faire e che non troviamo giusto abbiano una vetrina all’interno di un’università pubblica. A cose fatte, vogliamo quantomeno dire la nostra, perché pensiamo che l’università possa e debba essere un luogo di dibattito nel quale produrre uno sguardo critico sul mondo che ci circonda. Qualcuno non sembra pensarla come noi e vorrebbe impedircelo”.

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I compagni e le compagne hanno chiamato un presidio  oggi (sabato 17) in piazza Aldo Moro  che si terrà in forma permanente fino al rilascio dei fermatie alle ore 15 dal Gianicolo per un saluto ai compagni fermati e rinchiusi a Regina Coeli  e per lunedì 19 ore 12 al pratone della città universitaria

Il comunicato della campagna Maker Faire per chi? Sulla giornata di mobilitazione, durante l’apertura della fiera:
Oggi, come annunciato, dopo settimane di preparazione, incontri pubblici con i docenti, dibattiti e assemblee nelle facoltà e negli spazi dell’università, come studenti e studentesse de La Sapienza ci siamo presentati a piazzale Aldo Moro per entrare liberamente nella nostra Università e per denunciarne la svendita ai privati.
Rivendicando il libero accesso e comunicando con i visitatori ci siamo messi in fila, davanti alla biglietterie di una Sapienza affittata come se fosse la fiera di Roma, recintata e circondata da un forte dispiegamento delle forze dell’ordine.
A questo punto abbiamo ottenuto un’interlocuzione con gli organizzatori della Maker Faire, che ci hanno negato l’ingresso libero, abbiamo dunque preteso un incontro con la governance universitaria, fino a questo momento rivelatasi sorda e incapace di dare risposte concrete alle nostre rivendicazioni. Anche oggi abbiamo trovato un muro.
La Sapienza invece di presentarsi e confrontarsi con gli studenti e le studentesse ha delegato la gestione della situazione alle forze dell’ordine: una carica scomposta su tre fronti, accompagnata da getti di idranti ha tentato di disperdere il nostro presidio, provocando il violento fermo di cinque ragazz@.
Questa è l’ennesima prova che, nella città di Roma, ogni voce critica e di dissenso viene concepita solo come se fosse un problema di ordine pubblico, gestito pertanto da attori come la questura e la prefettura.
Tuttavia il presidio è stato mantenuto: abbiamo convocato una conferenza stampa, ribadendo i contenuti della campagna, denunciando i gravissimi fatti avvenuti.
La campagna non si ferma qui. Nei prossimi giorni della fiera saremo all’università per continuare a comunicare i contenuti della campagna e i fatti di oggi. Nonostante i tentativi di repressione e il silenzio ostentato e vergognoso della Sapienza, torneremo a esporre le nostre rivendicazioni: rilanciamo un appuntamento pubblico lunedì 19 ottobre alle ore 12 al pratone.
Riappropriamoci dell’università. L’università è di chi la vive, non di chi ci specula su.
Gaudio vattene!
Maker faire…mai più!

 

Si è svolta lunedi 19 ottobre, l’ udienza di convalida, dell’arresto per Michele, Lorenzo, Davide e Luca. All’esterno del Tribunale, in piazzale Clodio, un folto presidio solidale che ha lanciato anche, al grido di “Riprendiamoci la nostra università” e contro la gestione militare della zona universitaria, la ripresa della campagna “Maker faire per chi?”.

Nel primo pomeriggio la decisione del giudice: tutti e quattro i compagni sono stati rilasciati, due hanno l’obbligo di firma, gli altri invece non hanno ulteriori restrizioni.

La corrispondenza da Roma per Radio Onda d’Urto con Dario, di Sapienza Clandestina, dal presidio solidale che ha festeggiato la liberazione dei quattro compagni universitari.

Ascolta o scarica qui.

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