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Roma: Ennesimo sgombero di migranti e richiedenti asilo

Puntuale è giunto l’ennesimo sgombero di polizia questa mattina, 19 giugno, a Roma nei confronti di rifugiati richiedenti asilo.

Alle prime luci dell’alba, decine di celerini in assetto antisommossa sono intervenuti in piazzale Maslax, dietro la stazione Tiburtina, dove si erano accampati un centinaio di migranti.

51 di loro sono stati fermati e portati in commissariato. E’ il 20esimo sgombero in questa zona nel corso di alcuni mesi.

Ai microfoni di Radio Onda d’Urto    Roberto, Baobab Experience. Ascolta o scarica

Video. 

“Ci domandiamo l’utilità di queste azioni buone solo a riempire i camioncini dell’Ama di tende e vestiti regalati dai cittadini romani ai ragazzi del Baobab. Resta l’incapacità della Giunta 5 stelle a governare una situazione di fatto e a dare un senso all’accoglienza in città”,

«Tra i migranti portati in via patini c’è anche Moustapha, il ragazzo pestato dalla polizia nello sgombero di via di Vannina – spiegano gli attivisti – Mustapha dormiva al baobab perché oggi aveva una visita al policlinico Umberto I, visto che è una settimana che non riesce a farsi vedere. Documenti regolari e il rischio di perdere un occhio non sono bastati alla polizia, nonistante li avessimo informati durante tutto il tempo dello sgombero. Vigiliamo sulla situazione senza tregua. È accanimento inumano, questo».

“Come ormai noto Roma può e deve accogliere di più e meglio nel rispetto degli accordi nazionali, e invece continua ad andare in scena un film già visto 18 volte negli ultimi 18 mesi, un accanimento che evidentemente non sta risolvendo il problema e che anche oggi fa già immaginare che non finirà qui. Lo sgombero di oggi vedrà aumentare la pacifica resistenza dei cittadini romani che continueranno a donare tende e vestiti ai ragazzi di Via Chiaromonte e la risposta del Comune di Roma tra qualche giorno sarà la solita indifferenza di chi girato di spalle si limiterà ad inviare nuovamente sul posto gli addetti Ama che invece di andare a pulire la città, ormai sommersa dai rifiuti, vengono costretti a distrarre le loro ridotte forze di mezzi e uomini per smantellare la precaria esistenza di ragazzi sfuggiti da tortura e morte e che oggi cercano se stessi nella possibilità di una seconda e nuova vita. Tra Aylan e i manganelli, Roma sceglie #maipiùAylan mentre la sindaca sceglie i manganelli”,

 

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