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Francia: Arresti preventivi, divieti e zone rosse

Divieti, arresti (anche preventivi), perquisizioni, reti metalliche, provocazioni poliziesche e l’autorizzazione di un percorso ridicolo, di un solo chilometro e mezzo…in tondo.

E’ lo scenario che si è delineato fin dal mattino di oggi a Parigi, dove nonostante queste intimidazioni ancora una volta sono giunti a decine di migliaia lavoratori, studenti, intermittenti e disoccupati da tutta la Francia contro la Loi Travail. Già nel primo pomeriggio, durante il concentramento del corteo, effettutati almeno 95 fermi, tra i quali pare siano numerosi i giornalisti. Ai fermati è stato vietato di raggiungere la manifestazione alla quale è stato reso praticamente impossibile partecipare con caschi o mascherine.

Il corteo era autorizzato a partire da Bastille, percorrere un chilometro e mezzo di strada, e tornare a Bastille. I manifestanti hanno però trovato la città in stato d’assedio con schieramenti di polizia in assetto antisommossa e griglie a impedire che il corteo potesse attraversare le vie del centro. Il risultato è, per il momento, di oltre 60.000 persone chiuse dalle fdo in un chilometro di strada. I manifestanti urlano “sciopero generale!” e il sindacato CGT chiede le dimissioni del premier Valls. In contemporanea alcune centinaia di giovani si erano dati appuntamento alla stazione della Gare du Lyone, vicino al concentramento di Bastille, occupando il binario 23, poi sgomberato dall’intervento della polizia.

Da Parigi la corrispondenza di Gloria, attivista della Nuite Debout e nostra corrispondente.Ascolta o scarica

La corrispondenza dal corteo di Parigi  con il giornalista Cesare Piccolo Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

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