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Ma quanti sono gli arrestati di Casapound, quali sono i numeri veri?

Il Sindacato Lavoratori di Polizia ( Silp ) aderente alla Cgil per bocca del suo segretario nazionale Daniele Tissone in occasione dell’annunciata apertura di una sede di CasaPound a Grosseto con una nota diffusa ha affermato che “ dal 2011 ad oggi sono state circa 400 le persone denunciate e arrestate legate a CasaPound. Tra le persone recentemente fermate durante alcuni scontri a Roma il vice presidente Simone Di Stefano, già noto agli archivi delle forze dell’ordine come il suo sodale Gianluca Iannone, denunciato in passato, tra l’altro, anche per il pestaggio di un carabiniere”.

Cifre che sono fortemente in contrasto con le dichiarazionifatte dall’ex Ministro degli Interni Angiolino Alfano, che nel febbraio 2016 nel rispondere ad una interrogazione parlamentare presentata dai deputati di Sinistra Italiana, affermava che i militanti di Casapound tratti in arresto erano solo 19 e facendo proprio il  documento del ministero dell’Interno, che definiva i militanti di Casapound come dei “ bravi ragazzi”

Per Alfano quel documento “non costituisce un documento di analisi o di valutazione sul movimento“, ma soltanto una risposta alle domande del tribunale sull’articolazione del movimento, l’eventuale coinvolgimento in processi penali o inchieste, la presenza di comportamenti antisemiti o neonazisti. Quindi per Alfano e il governo Renzi, Casapound appare come una confraternita dalle finalità da boy scout più che un movimento che ambisce a realizzare il fascismo nel terzo millennio.

Ma le  cifre ufficiali del Viminale riferite da Alfano in Parlamento l’avevamo già sbugiardate a commento della risposta all’interrogazione parlamentare. Serve solo serietà e non pannoloni attenuatori della realtà per combattere le forze neofasciste, che sono al di fuori della Costituzione repubblicana, non scordiamolo mai.

Gioele Dax

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