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Pontassieve: No salva banche caricati dalla polizia

Sabato (22 ottobre) mattina una cinquantina di attivisti dei comitati contro il decreto Salva Banche di Emilia Romagna, Veneto e Toscana si sono ritrovati a Pontassieve, paese in cui risiede Renzi. Da diverse città d’Italia i cittadini truffati hanno deciso di manifestare, come molte altre volte nel corso dell’ultimo anno, contro le politiche del governo: finanziamenti e salvataggi di grandi banche mentre i piccoli risparmiatori vengono saccheggiati.

Il corteo doveva partire da piazza Mosca e poi dirigersi verso casa del premier; l’intenzione era quella di lasciare una lettera di invito alle dimissioni al primo ministro. Pochi giorni fa la questura ha vietato la manifestazione, autorizzando solamente un presidio statico. I manifestanti non si sono lasciati intimidire dall’interdizione nonostante il paese, e la piazza, fossero completamente blindati dalle forze dell’ordine; hanno provato ad uscire dalla piazza venendo violentemente respinti. Polizia e carabinieri assumono sempre più il ruolo di guardia privata del premier, utilizzati per impedire qualsiasi forma di dissenso e libertà di manifestazione: questo denunciano i manifestanti.

Nella giornata di oggi è stata più volte espressa la volontà di costruzione e partecipazione alla manifestazione per il NO al referendum che si terrà il 27 novembre a Roma. Un passaggio cruciale per incrinare la propaganda e la censura di regime.

https://www.facebook.com/cechidiceno27novembre/videos/1156755524409185/

da InfoAut

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