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NoTav assolti per condotta illegittima della polizia: il commento alle motivazioni della sentenza

Fu “illegittima” la condotta tenuta dalle forze di polizia durante gli scontri avvenuti il 3 ottobre 2015 in Valle di Susa durante un’iniziativa del movimento No Tav.

Lo scrivono i giudici del tribunale di Torino nel motivare le assoluzioni, lo scorso 16 maggio, di quattro attivisti accusati di resistenza a pubblico ufficiale e oltraggio: nel loro caso era stata applicata la causa di non punibilità della reazione a “un atto arbitrario”.

I fatti risalgono al 3 ottobre 2015, quando il movimento No Tav organizzò una “passeggiata” nella Valle Clarea, in prossimità del cantiere-fortino di Chiomonte, cui presero parte anche alcuni europarlamentari. All’altezza di un ponte i manifestanti – “per lo più pensionati anziani” e “in un clima assolutamente pacifico“, come osserva la sentenza – trovarono a sbarrargli il passo un presidio di polizia.

Dopo una trattativa si decise che gli europarlamentari, in visita ispettiva, potevano proseguire il cammino, e che ognuno di loro poteva essere accompagnato da 10/15 persone alla volta. A quel punto le forze dell’ordine tentarono ugualmente di bloccare i No Tav con ben 3 cariche, sferrando scudate e manganellate.

“Nonostante non si fosse verificata alcuna situazione di pericolo per l’ordine pubblico – scrivono i giudici della prima sezione penale – la polizia attuò un’azione di pressione, di spinta e di respingimento anche con scudi che, al contrario, mise a repentaglio la sicurezza dei presenti”.

Il commento di Valentina Colletta, avvocata dei compagni assolti Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

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