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No Tav, Assalto alla Zona Rossa: cariche della Polizia

Come era stato annunciato nelle scorse settimane dal movimento, oggi il popolo No Tav è tornato a percorrere i sentieri attorno al cantiere di Chiomonte, inaugurando una nuova estate di lotta.

L’assemblea popolare tenutasi pochi giorni fa a Bussoleno l’aveva annunciato con chiarezza: saràgiornata dell’orgoglio No Tav! E così è stato, nonostante le solite (ed inutili) limitazioni decise dalla Questura, che ieri, a poche ore dal corteo, ha comunicato una serie di divieti e posizionato blocchi con jersey all’altezza del ponte della centrale di Chiomonte e al fondo di via Avanà.

Intorno alle 10 il piazzale di Exilles ha iniziato a popolarsi e in breve è stato chiaro che i No Tav avevano risposto con determinazione all’appello alla mobilitazione dei giorni scorsi. Intorno a mezzogiorno il corteo ha mosso i primi passi aperto dai giovani No Tav per dirigersi verso il cantiere. Si parla di circa 5000 persone oggi in marcia contro il Tav e lo scempio delle grandi opere!

Dopo un’oretta di cammino il corteo è arrivatoallo svincolo della Ramats, dove centinaia di No Tav hanno aggirato il blocco per proseguire verso il cantiere, mentre una parte è rimasta poco più indietro ma con la stessa determinazione di voler arrivare a quelle reti, in attesa poi di ripartire tutti assieme. Non appena i manifestanti si sono avvicinati alle recinzioni poste attorno al cantiere, le forze dell’ordine hanno azionato l’idrante e fatto partire un fittissimo lancio di lacrimogeni. Si parla di un No Tav colpito alla testa da un candelotto lacrimogeno. Nonostante la prevedibile e violenta reazione della polizia, i No Tav hanno resistito, violando la zona rossa, avanzando a più riprese in direzione del blocco e tirando giù le reti con corde e rampini.

Poco fa il corteo si è ricompattato e si sta dirigendo verso Chiomonte: come sempre, qui la paura non è di casa!

Fonte: InfoAut

(aggiornamento Lunedi 29 giugno)

Sono stati liberati durante la notte con diverse denunce a carico Gianluca e Brandua. Una vigliacca ripicca dopo la grande giornata di lotta notav di ieri, i due erano stati arrestati ieri dopo il corteo semplicemente perché alla guida del furgone della manifestazione. La digos aveva cercato di portare via anche Marisa, storica notav di Chiomonte, ma visto il suo caparbio rifiuto ha dovuto desistere.

Ancora una volta gli organi di stampa, la questura e il Partito democratico blaterano all’unisono di “black-bloc” e di non si sa quali altre figure mitologiche senza sapere più che inventarsi per dare contro a un movimento popolare che fa seguire alle parole i fatti, con la tranquillità di chi sa di essere dalla parte della ragione.

FORZA NOTAV! A SARA DURA!

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