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Napoli: spari da un’auto in corsa, ferito migrante di 22 anni

Un giovane migrante è stato ferito ieri sera a corso Umberto a Napoli da un’auto in corsa. Il 22enne risiede in centro Sprar e fa il cuoco. Un episodio simile a quello avvenuto alcuni giorni fa a Caserta: anche in questo caso i colpi sarebbero stati esplosi da un’utilitaria nera.

Un giovane migrante è stato ferito ieri sera in corso Umberto a Napoli da un’auto in corsa. Ignoti hanno esploso diversi colpi da una pistola caricata a pallini. Il ragazzo è un 22enne, regolarmente in Italia, di mestiere fa il cuoco. Si chiama Bouyagui Konate ed è ospite di un centro Sprar gestito dall’onlus Less. Per l’episodio il giovane ha già sporto denuncia, dopo che è stato costretto a ricorrere a cure mediche per la ferita riportata all’addome.

Ieri stava tornando a casa da lavoro, come ogni sera. Ma questa volta è stato diverso. Dal finestrino spunta la canna di un fucile che gli esplode un paio di colpi contro. Uno di questi gli raggiunge l’addome. L’auto fugge nella notte. Bouyagui rimane a terra. Chiama gli amici che lo portano prima a casa e poi all’ospedale. Bouyangui ora è tornato a casa ma in forte stato di shock.
Fortunatamente si trattava di un fucile a pallini che gli ha provocato una contusione.

Il clima nel paese ed in città è torrido, addirittura c’è qualcuno che si diverte a simulare le esecuzioni dei neri. “manco fossimo in Libia!” dicono i ragazzi amici di Bouyagui.

Bouyagui è un ragazzo arrivato giovanissimo in italia, è stato accolto dallo sprar di Napoli “Less- ONLUS” e dopo essere stato riconosciuto meritevole di protezione, ha cominciato subito a lavorare come cuoco. Oggi gestisce un ristorante di cucina africana “Kikana” e qualche mese fa è stato anche ospite in tv ad una puntata di MasterChef!

L’episodio ricorda nelle modalità quanto avvenuto solo alcuni giorni fa a Caserta, dove un ragazzo è stato ferito da un’auto in corsa sempre da una pistola caricata a pallini. In entrambi i casi l’auto da cui sono partiti i colpi sarebbe un’utilitaria nera secondo le testimonianze raccolte.

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