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Napoli. Preside blocca assemblea studentesca e vieta di parlare la mamma di Davide Bifolco

Caos e proteste al liceo “Sannazaro” di Napoli dove la madre di Davide Bifolco stava per intervenire ad un incontro con gli studenti. I rappresentanti delle associazioni costretti ad abbandonare l’istituto: “Dal parlamento alle scuole nessuno c’aveva mai impedito di parlare”.

Doveva intervenire davanti ad una platea di studenti che hanno l’età che avrebbe oggi suo figlio, ma Flora, la madre di Davide Bifolco, ucciso dalla pistola di un carabiniere nel Rione Traiano alla periferia di Napoli due anni fa, non è riuscita a partecipare al dibattito.

Ad invitare la madre di Davide erano stati gli studenti del Liceo “Sannazaro” che avevano organizzato per un oggi un incontro con l’Associazione ACAD – associazione contro gli abusi in divisa – e l’Associazione “Davide Bifolco” rappresentata dalla madre di Davide.

L’incontro con gli studenti del Sannazaro

I rappresentanti delle associazioni e gli studenti avrebbero voluto discutere della tragica morte del 17enne di Soccavo  e della battaglia portata avanti dalle associazioni per chiedere verità e giustizia. Stamattina dopo l’inizio del dibattito nell’aula magna dell’istituto, sono intervenuti Luca Blasi dell’associazione ACAD e il giornalista Giacomo Russo Spena, ma l’iniziativa è stata sospesa dalla preside che è piombata al banco dei relatori impedendo alla signora Bifolco di intervenire. La professoressa Laura Colantonio ha chiesto ai docenti presenti in aula di riportare i propri alunni nelle classi, minacciando gli studenti di esporre denuncia verso di loro per interruzione di pubblico servizio. Gli studenti hanno protestato con urla e cori contro l’atteggiamento della preside, ne è scaturita una situazione di caos che ha di fatto portato alla sospensione dell’incontro e all’allontanamento dei relatori dalla scuola. L’iniziativa, che rientra nel programma della “Settimana dello studente” promossa dagli studenti del “Sannazaro”, era stata annunciata con diversi giorni di anticipo con volantini e il tam tam sui social network. La preside aveva autorizzato tra l’altro l’intero programma delle iniziative come è possibile vedere sul sito web dell’istituto.

ACAD: “In Italia mai accaduta una cosa simile”

“C’erano centinaia di studenti quando la preside ha di fatto impedito la prosecuzione dell’iniziativa, gli studenti sono stati minacciati che se non fossero entrati in classe avrebbero commesso il reato di interruzione di pubblico servizio – ha detto a Fanpage Luca Blasi dell’Associazione ACAD – Non era mai successo in nessuna scuola in Italia: Acad è stata invitata in centinaia di licei, università, in parlamento, nessuno prima d’ora ci ha mai impedito di parlare. Mai successo un atto di censura così grave”. Sconvolta la signora Flora Bifolco che si è allontanata dall’istituto profondamente turbata dall’accaduto.

da fanpage.it

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